Formazione

Firmato accordo con Romania contro povertà cittadini rumeni e rom

La firma questa mattina a Bucarest tra Paolo Ferrero, Ministro della SOlidarietà sociale, e Paul Pacuranu, ministro del lavoro rumeno

di Redazione

È stato firmato questa mattina a Bucarest dal Ministro della Solidarietà Sociale Paolo Ferrero e dal Ministro del Lavoro romeno Paul Pacuraru un accordo di collaborazione tra Italia e Romania per ridurre in entrambi i paesi la povertà e l?emarginazione sociale dei cittadini romeni, in particolare dei rom. L’obiettivo e’ l’innalzamento della qualità della vita dei romeni, rom inclusi, e il contenimento dei flussi migratori nel nostro paese. L’intesa prevede la realizzazione di progetti, anche congiunti, e l’utilizzo di fondi nazionali e comunitari. I progetti avranno carattere multidisciplinare e riguarderanno non solo il lavoro ma anche l’educazione e l’abitazione.
I due paesi si sono impegnati a reperire risorse in tal senso per programmi, innovativi e sperimentali, per l’integrazione sociale dei romeni che vivono in situazioni di emarginazione socio-economica e della comunità rom attualmente presenti in Italia e Romania.
L’Italia metterà a disposizione della Romania le conoscenze finora raggiunte nonché lo scambio di buone prassi in materia di inclusione sociale. Sarà inoltre favorita nel nostro paese (come ha già cominciato a fare il governo romeno) l’informazione ai cittadini romeni, inclusi i rom, sulle opportunità di lavoro ed inclusione sociale che esistono nel loro paese di origine.

Durante la conferenza stampa congiunta che si è volta a Bucarest in occasione della firma dell?accordo, il Ministro Paolo Ferrero ha affermato: ”Vogliamo lavorare per rimuovere le cause che procurano disagio favorendo interventi di inclusione sociale. L’accordo sottoscritto oggi, che ha come presupposto il rispetto delle norme Ue per la libera circolazione delle persone, è importante soprattutto rispetto alla minoranza rom, che è la più grande in Europa, e nasce per migliorarne le condizioni di vita. Tale miglioramento va necessariamente inserito in un contesto europeo ma presuppone una forte responsabilizzazione di ogni paese in cui vivono i rom. Il tutto senza annullare le identità culturali delle persone.?


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