Famiglia
Firenze, Pelù contro chiusura libreria
La stella rock firma contro lo sfratto (e la consueguente chiusura) di un negozio di libri nel centro cittadino
Ha messo il suo nome vicino a quello di politici come Vannino Chiti, di studiosi, intellettuali, semplici cittadini. Piero Pelù, celebre rockstar, ha confermato la sua attitudine a occuparsi di impegno civile firmando oggi un appello contro la chiusura di una libreria del centro fiorentino, la Condotta 29.
L’esercizio aveva dovuto chiudere i battenti per il mancato rinnovo della locazione da parte della proprietà che, evidentemente, si è voluta orientare verso settori commerciali più redditizi e che avrebbero potuto pagare canoni ben più alti.
Ecco, di seguito, l’appello sottoscritto dall’autore di Toro Loco:
“La chiusura della libreria ‘Condotta 29′ è un altro, non eclatante ma duro colpo, inferto al tessuto socio-culturale della nostra città. Le inossidabili leggi del mercato non distinguono fra le merci e per loro le lavatrici valgono i libri, per cui se la domanda di libri è X e se quella particolare libreria non intercetta una fetta sufficientemente elevata di domanda da pagare l’affitto della sede, sarà qualche altra struttura (libreria o ipermercato) in altre parti della città a soddisfare la domanda. Ma noi, con la lucida follia donchisciottesca di chi si ostina a credere che vi siano significati profondi oltre la realtà effettuale, vogliamo continuare a pensare che vi siano persone che sentono come una dolorosa perdita la chiusura di una, di quella libreria. In tempi di globalizzazione delle informazioni e dei processi di mercato, può essere terribilmente pericoloso banalizzare e massificare quell’atto carico di implicazioni culturali che è l’acquisto di un libro. Non è la stessa cosa comprare un libro pescandolo fra le altre merci in un supermercato o anche sulla rete delle reti, rispetto all’acquistarlo in una libreria, dove l’ambiente, il clima, il dialogo (con il gestore, con la ‘comunità’ dei clienti, con gli altri libri) danno un valore aggiunto a quell’atto. La libreria ‘Condotta 29′ puntava su questo paradosso: nell’epoca della globalizzazione, il luogo ha significato; l’identità, al qualità, i contenuti rendono unico e irripetibile – e, quindi, appetibile – il logos. Ma le impersonali leggi del mercato non parlano questo linguaggio moderno della globalizzazione, per cui uno spazio a duecento metri da Palazzo Vecchio ha un certo valore di rendita indipendentemente dal fatto che vi si vendano libri (per i quali il margine di guadagno non supera il 28% del prezzo di copertina) oppure abiti griffati.
Sappiamo che la partita di ‘Condotta 29’ è chiusa ed è per noi giorno di lutto, ma vogliamo lanciare un ultimo appello ai proprietari del fondo: vi saremmo infinitamente grati se, fra le molte offerte di affitto che – ci auguriamo – riceverete, vorrete dare priorità a quelle che mantengono almeno un minimo di significato culturale. Ciò non risarcirà la città della perdita della libreria ‘Condotta 29′, ma forse lascerà ad una parte di essa un ricordo meno amaro di voi e di questa vicenda. Forse, lascerà conficcato testardamente nel terreno un seme, debole e isolato, che potrà dare ancora qualche frutto in futuro. In fondo, non è forse del futuro di cui si preoccupa l’economia?
Simone Siliani
Piero Pelù,
Giovanni Bellini (parlamentare Ulivo)
Vannino Chiti (parlamentare Ulivo)
Riccardo Basosi (vice presidente Consiglio Comunale Firenze)
Vittoria Franco (parlamentare Ulivo)
Giovanni Gozzini (direttore Gabinetto Vieusseux)
Severino Saccardi (direttore “Testimonianze”
Bruno Accarino (prof. Università di Firenze)
Filippo Fossati (consigliere regionale DS)
Daniela Lastri (assessore Comune di Firenze)
Giorgio Bonsanti (prof. Università di Torino)
Alessandro Lo Presti (consigliere comunale Firenze)
Antongiulio Barbaro (consigliere comunale Firenze)
Sandra Teroni (prof. Ordinario Università di Cagliari)
Federico Chiesi (imprenditore)
Ugo Di Tullio (presidente Mediateca Regionale Toscana)
Alberto Formigli (consigliere comunale Firenze)”.
Quanti volessero aderire possono usare i seguenti riferimenti: email asscult@comune.fi.it, tel. 055-2625966
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