Welfare

fioPsd: «#decretosalvini? Una scelta pericolosa»

“Il parlamento non converta il decreto in legge” è questo l’appello che arriva dalla Federazione delle organizzazioni che lavorano al fianco delle persone senza dimora. Dall'abrogazione dei permessi per motivi umanitari allo smantellamento del sistema Sprar passando dall'eliminazione del diritto all'iscrizione anagrafica per i richiedenti asilo i punti più preoccupanti

di Redazione

Nel Decreto Immigrazione e Sicurezza più noto come #decretosalvini ci sono tre punti estremamente preoccupanti a detta della fio.Psd. – la federazione italiana organismi per le Persone senza dimora – che da 30 anni a fianco delle persone senza dimora e dei servizi che se ne occupano che in una nota stampa spiega le ragioni per cui “ritiene estremamente pericolose le ricadute” del decreto, sia per “ragioni di sostanza sia per ragioni di principio”.

I punti sono: l’abrogazione del permesso di soggiorno per motivi umanitari e l’introduzione di permessi di soggiorno speciali che – si legge – “comporterà l’inevitabile ed esponenziale aumento del numero, già tristemente elevato, di persone irregolari sul territorio o con uno status giuridico sospeso o incerto
Tale condizione pone le persone in uno stato di vulnerabilità e precarietà estremo che, non potendo permettere in nessun modo l’accesso alla casa, al lavoro, alla residenza, all’istruzione e a nessun altro diritto, finisce per ridurle a “vivere” in strada o in sistemazioni insicure o inadeguate, preda di ogni tipo di sfruttamento e a rischio arruolamento in associazioni criminali con un ovvio aumento della insicurezza di tutti i cittadini”.

Un secondo punto è l’eliminazione del diritto all’iscrizione anagrafica per i richiedenti asilo, cioè di coloro che hanno un permesso di soggiorno per richiesta asilo ha come conseguenza l’impossibilità di esercitare tutti i diritti connessi alla residenza
«Da anni lottiamo per garantirne l’accesso alle persone senza dimora, proprio per l’importanza che questa riveste nel percorso di autonomia e fuoriuscita dalla condizione di marginalità e in un’ottica di eguaglianza nei confronti di tutti gli altri cittadini» ricorda la fio.Psd

Infine, vi è lo smantellamento di fatto del sistema Sprar, riservato da ora in avanti a coloro i quali è stata riconosciuta la protezione internazionale o sussidiaria. Questo smantellamento non permetterà più di accedere a questa misura di accompagnamento a chi è richiedente asilo o in possesso di un permesso di soggiorno per motivi umanitari (da adesso in poi permessi speciali) come, per esempio, ai neo-maggiorenni ex minori stranieri non accompagnati, a cui non è stata riconosciuta la protezione piena.
Ciò comporterà, ancora una volta, si sottolinea, “un aumento delle persone senza dimora e, in particolare, un aumento dei giovani e giovanissimi senza dimora, fenomeno in ascesa e che già desta notevole preoccupazione”.

«Per quanto riguarda il principio respingiamo con vigore l’ossessione securitaria che conduce all’odiosa equazione povertà/migrazione = crimine/insicurezza. Sempre più frequenti sono i cosiddetti crimini d’odio contro le persone senza dimora e i migranti, incentivati e sottovalutati da questa ondata di intolleranza che crea tensione e che, ancora una volta, rappresenta una vera e propria minaccia al benessere e alla sicurezza sociale» conclude la nota.« Noi crediamo fermamente che la povertà e le migrazioni non siano reati». Ed è per questi motivi che la dalla fioPsd si chiede «con forza che il Parlamento non converta il decreto in legge».

In apertura un’immagine tratta dalla mostra Housing First di Michela Razza

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