Non profit

Finlandia: dove l’azzardo è davvero di Stato (e i concessionari non esistono)

In Finlandia, l’azzardo è organizzato in regime di monopolio legale. Lo Stato non opera schermandosi dietro un regime concessorio, affidando a privati la gestione del business, come accade in Italia, ma agisce direttamente e con più coerenza affidando ai ministeri dell'educazione e della salute pubblica la gestione e la destinazione del ricavato. Una torta da centinaia di migliaia di euro

di Marco Dotti

A Helsinki, se vi capitasse di scambiare quattro chiacchiere su azzardo, welfare e responsabilità sociale, avreste un’alta probabilità di sentire nel discorso del vostro interlocutore un’espressione, diventata oramai luogo comune: «Quando un finlandese perde 100 euro, tutti i finlandesi guadagnano 100 euro». 

In effetti, come ogni luogo comune che si rispetti, anche questo riflette – deformandola quel tanto che basta – una realtà.

1. Azzardo come monopolio di Stato

La realtà è presto detta: in Finlandia, l’azzardo è organizzato in regime di monopolio. Anzi: è un monopolio legale di Stato. Il monopolio legale è una forma di mercato basato su leggi che limitano espressamente la concorrenza, ponendo una barriera all’ingresso di nuove azienze. Un sistema, quello finlandese, dove lo Stato non opera schermandosi dietro un regime di concessione ai privati, come accade in Italia, ma agisce direttamente. Il sistema dell’azzardo statale ha ricevuto l’approvazione dell’Unione Europea che, mettendo la parola fine a una lunga controversia, non l’ha giudicato in contrasto con la normativa comunitaria in tema di concorrenza.

Il regime di monopolio è così giustificato dal Ministero degli Interni della Finlandia: 1) contiene e previene i problemi sociali; 2) riduce il rischio di frodi; 3) contrasta la criminalità (►qui)


Il sistema finlandese è dunque organizzato in regime di monopolio. Tre sono le aziende pubbliche che agiscono e gestiscono in questo monopolio: 1) la Ray che, oltre ad avere la gestione del Casinò di Helsinki, ha il monopolio sulle slot machine, collocate nelle drogherie, nei supermercati, nei punti di ristoro e nelle stazione di servizio: 2) Fintoto Oy ha il monopolio delle scommesse ippiche; 3) Veikkaus Oy – su cui ci soffermeremo in un prossimo articolo –  detiene quello delle scommesse, del lotto, delle lotterie e delle lotterie istantanee ed è controllata dal Ministero dell’Educazione, a cui sono destinate tutte le entrate reperite tramite lotteria. A questi si aggiunge la Paf, che detiene il monopolio sulla zona autonoma delle isole di  Åland.

Nel 2013, il gambling in Finlandia è cresciuto del 1,6%, per una stima complessiva dell’utile – al netto quindi delle vincite ridistribuite ai giocatori – di 1 miliardo e 693 milioni di euro. A crescere più di tutti è stato il gambling online, segno che qualcosa anche qui sta cambiando. Dall’indagine condotta dall’Economist, i finlandesi risultano i più grandi giocatori, dopo australiani e abitanti di Singapore, slot machine e online sono gli ambiti di gioco preferiti.

 

Gli australiani perdono mediamente a testa mille dollari l’anno, gli abitanti di Singapore 900 e i finlandesi 600.

2. Welfare d'azzardo

Proprio nel settore delle slot si concentra il nesso tra azzardo legale e welfare, Una delle società più importanti del sottore ha come scopo dichiarato o mission che dir si voglia di “raccogliere,attraverso attività di gioco, fondi da dedicare alla promozione del welfare e della salute pubblica”.  La società che si occupa di queste attività è la Ray, abbreviazione che sta per Raha-automaattiyhdistys, che significa semplicemente “associazione finlandese di apparecchi automatici”.

Le slot machine della Ray sono presenti in 9 mila postazioni: ristoranti, bar, supermercati, stazioni di servizio, chioschi (in Finlandia non ci sono tabaccherie vere e proprie) e nel casinò di Helsinki, che dal 2010 è anche “on line”. Nel Casinò di Helsinki ci sono circa 300 slot machines che danno accesso al gioco da mezzogiorno alle quattro del mattino. Ma l’impatto diretto con la macchina si ha nei supermercati, dopo le casse si incontrano, infatti, le slot machines nelle quali molti finlandesi giocano il resto della spesa.

La Ray è strutturata come una non-profit e ogni anno sono molte le realtà del terzo settore finlandese che accedono alle risorse messe a disposizione da questa che dal 1962 è un’azienda di Stato.  Le prime slot machine apparvero in Finlandia negli anni ’20, suscitando da subito un allarme sociale. Per rispondere a questo allarme si scelse la via della regolamentazione, avviata nel 1933, quando lo Stato intervenne dando alle organizzazioni caritatevoli la gestione in forma esclusiva delle slot machine.

Un nuovo intervento legislativo si rese però necessario, per limitare la concorrenza tra queste associazioni. Il 1 aprile del 1938, entrò in vigore una nuova legge e la Ray composta dalla ‘federazione” di otto associazioni iniziò la sua attività.

Oggi, la Ray impiega 1600 persone, e comprende 93 organizzazioni che operano nel settore del sociale e della salute. La struttura societaria è composta da queste organizzazioni, riunite nell’organo decisionale dell’Assemblea. Vi è poi un Comitato Esecutivo formato da sette rappresentanti nominati dall’Assemblea e sette dal governo finlandese.

La Ray, così come si riconfigurata negli anni, appare come una delle ultime eredità della Finlandia di  Uhro Kekkonen, campione di salto in alto e politico di lungo corso, ministro della giustizia nel ’36-37, primo ministro a più riprese partire dal 1950 e Presidente della Repubblica dal 1956 al 1982.

Le critiche alla Ray sono relative soprattutto alla “gestione” politica dei posti di dirigenza dell’organizzazione. I soldi mossi dalla Ray sono molti e la redistribuzione delle risorse – come vedremo in un prossimo articolo – non è esente da critiche.

Nel 2013, le entrate da gioco della Ray sono state di 791,4 milioni di euro, di questi 593,3 milioni di euro derivano da slot machine. Sempre nel 2013, sono stati 421 i milioni di euro destinati al fondo per la promozione della salute e del benessere sociale.

3. Panoramica aiuti anno 2014

Sono state 1197 le organizzazioni a chiedere il sostegno ai fondi della Ray, per un totale di 2654 progetti o attività e una richiesta complessiva di 523 milioni di euro. Un po’ più basso il consultivo: dal fatturato della Ray,  il ministero per gli affari sociali e la salute pubblica ha approvato aiuti per il 2014 per un totale di 308 milioni di euro, destinati a 797 organizzazioni del settore socio sanitario, per 1676 diversi scopi diversi. Accanto a questi  soldi, il Ministero ha messo a disposizione 113,7 milioni per la fisioterapia destinata ai reduci – che qui sono numerosi e hanno un ruolo chiave nella rappresentazione dell’identità finlandese – dell’ultima guerra mondiale. In totale, dunque, saranno usati per scopi “sociali” 421,7 milioni di euro tratti dal profitto della Ray .

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