Non profit
Fini fa pressing
Per il presidente della Camera la sfida dell'intregrazione si vince con una nuova legge sulla cittadinanza e voto alle amministrative
di Redazione
Gli italiani si trovano ”davanti a sfide nuove”, come fenomeni epocali quali ”le grandi migrazioni”. ”Saremo tanto piu’ nazione quanto piu’ riusciremo a integrare le comunita’ di immigrati legali nel nostro tessuto culturale e civile. Saremo tanto piu’ italiani quanto piu’ sapremo permettere a tante persone che vengono da luoghi lontani di diventare nostri connazionali”. E’ quanto scrive Gianfranco Fini nel suo libro-lettera ai ragazzi nati nel 1989 ‘Il futuro della liberta”. Il presidente della Camera torna ad auspicare una reale integrazione degli immigrati in Italia e a chiedere una nuova legge sulla cittadinanza. ”Una vera integrazione -spiega- puo’ essere favorita da una nuova legge sulla cittadinanza, destinata ovviamente a quegli immigrati che si sentano realmente coinvolti nella vita della nostra societa’. Penso in particolare ai bambini che gia’ studiano nelle nostre scuole”, per i quali ”occorre gia’ da oggi preparare il loro futuro di nuovi italiani. Anche il voto alle elezioni amministrative potrebbe promuovere l’integrazione, ma non solo nella prospettiva della nuova cittadinanza e se e’ chiaro il principio che ai diritti corrispondono i doveri”. ”Fondamentale sara’ il ruolo dell’educazione scolastica. Una delle partite decisive si gioca proprio sugli immigrati di seconda generazione”, sottolinea. Sara’ ”nel cuore del sistema formativo, che maturera’ o fallira’ l’italianizzazione dei discendenti dei primi immigrati”. ”Un fallimento -rimarca Fini- non ce lo possiamo permettere, con buona pace degli xenofobi nostrani”.
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