Salute
FINE VITA. Mcl: il Senato non accolga il testamento biologico
La presidenza del movimento ha approvato oggi un documento
di Redazione
La Presidenza del Movimento Cristiano Lavoratori ha approvato un documento – che di seguito riportiamo integralmente – perché venga al più presto approvata una legge anti-eutanasia.
Mcl per una legge anti-eutanasia
«Presso la Commissione Igiene e Sanità del Senato ha preso avvio il cammino parlamentare teso a normare le “dichiarazioni anticipate di trattamento” più conosciute come “testamento di vita o biologico”. La Presidenza del Movimento Cristiano Lavoratori (Mcl), fedele ad una consolidata e convinta linea di difesa e tutela della vita e della sua dignità dal concepimento fino alla naturale conclusione, ribadisce la contrarietà alla introduzione surrettizia di forme di eutanasia attraverso la legge in gestazione. Riguardo al dibattito che è seguito alle parole del Presidente della Cei, Card. Angelo Bagnasco, ritiene non sostenibile la posizione di chi è radicalmente contrario ad una legge specifica e giudica più opportuno e plausibile che il Parlamento licenzi una norma tesa ad impedire che pronunciamenti della magistratura, quale quello della Corte di Cassazione sul noto e pietoso caso di Eluana Englaro, avviino di fatto una non controllabile deriva eutanasica.
Il Mcl considera molto pericoloso e contro i prioritari principi di legge naturale introdurre il cosiddetto “testamento biologico” perché significherebbe affermare il diritto a rifiutare il sostegno finale derivante dalla alimentazione e idratazione, di fatto il diritto alla eutanasia.
Ciò che la legge potrebbe prevedere, al contrario, è il ricorso a cure palliative, alle terapie antidolore ed il rifiuto a terapie sproporzionate e ad accanimenti terapeutici.
Il Mcl, dunque, si batterà per una legge che “difenda” la persona dall’eutanasia e che non accolga il “testamento biologico” considerato attacco alla sacralità della vita, bene indisponibile alla scelta delle singole persone in nome di una presunta “libertà” e non sottomettibile a manipolazioni, costrizioni, condizionamenti di una pressione determinata da ben individuabili gruppi e soggetti che tutto hanno a cuore ma non certo la dignità della persona stessa. Nell’occasione il Mcl rivendica con forza, ancora una volta, alla Chiesa ed ai cattolici, il pieno diritto ad inserirsi nel dibattito, contribuendo ad orientare, per quanto possibile, le coscienze dei cittadini e dei legislatori».
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