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FINE VITA. Francia, 50 euro al giorno per «accompagnare» alla morte

Sì bipartisan a tre settimane di congedo e una "retribuzione" ai parenti di un malato terminale

di Gabriella Meroni

Una “indennità di fine vita” giornaliera di 49 euro circa, limitata a 3 settimane, per tutte le persone che smettono di lavorare per accompagnare verso la morte un congiunto, in fase terminale, assistito a casa. È la proposta di legge, depositata dai deputati francesi di destra e sinistra, discussa e approvata oggi, in prima lettura e all’unanimità, dall’Assemblea nazionale.

In Francia i lavoratori hanno gia’ diritto al congedo di solidarietà familiare in caso di malattia con rischio di morte di un congiunto, ma senza remunerazione. Secondo i deputati, ogni anno, saranno circa 20.000 le persone che avranno bisogno dell’indennità di fine vita, per una spesa di circa 20 milioni di euro. L’indennità, per i dipendenti, sarà legata al congedo familiare. I liberi professionisti dovranno, invece, dimostrare di aver sospeso la loro attività. Potranno ottenerla i congiunti del malato terminale assistito a domicilio: ascendenti, discendenti, fratelli, sorelle o coinquilini del malato. La proposta è stata sostenuta trasversalmente da tutti i partiti, evento raro in questo periodo in Francia. Anche il presidente Nicolas Sarkozy, venerdì, nel suo discorso sulla politica familiare, aveva auspicato una rapida approvazione della legge.


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