Formazione
Finanziaria: WWF, nuovo testo solo maquilagge del precedente
Continua a non piacere all'associazione ambientalista il testo della legge
?Il nuovo testo presentato dal Governo ci sembra poco più di un ?maquillage? del testo precedente: si è attenuato qualche eccesso e si è compiuto un atto doveroso a difesa del demanio marittimo, lacuale e fluviale, ma per il resto la sostanza non cambia?,ha commentato Gaetano Benedetto, responsabile rapporti istituzionali del WWF Italia . ?Inutile sbandierare la questione dell?inedificabilità sui terreni incendiati visto che questa non era neppure contenuta nel testo originario del Governo ma introdotta con un colpo di coda della maggioranza e destinata a decadere con l?esame dell?aula”.
Molto poco soddisfacente la mediazione sul silenzio assenso visto che il termine di 120 giorni dato alle Sovrintendenze è sempre risibile alla luce del carico di lavoro che a queste viene richiesto, ma soprattutto alle condizioni di personale ed operative in cui queste si trovano.
Per quanto riguarda il condono rileviamo come sia ridicolo poter parlare di riduzioni significative quando si consente di sanare gli abusi abitativi sino a 3.000 metri cubi pari cioè a palazzine di 3 piani con almeno 3 appartamenti a piano di 100 mq l?uno. Ci auguriamo comunque che qualcuno presso i Comuni riscontri non solo sul piano formale ma anche sul territorio quanto dichiarato nelle domande che verranno presentate: infatti, il sistema dell?autodichiarazione nell?Italia degli abusi non ha dato e non darà alcuna garanzia.
Salvo per fortuna il demanio marittimo, lacuale e fluviale la cui esatta definizione giuridica e identificazione sul territorio è tutt?altro che semplice, ma quanto meno il principio è stato rispettato. Vale la pena però ricordare anche altri territori del demanio su cui invece, tramite il meccanismo delle concessioni, gli abusi potranno essere sanati. Il demanio quindi, pur salvato nelle sue parti più delicate, viene coinvolto e pertanto e pertanto viene violato un principio storico che sarebbe stato bene mantenere.
Rimane poi la possibilità di cessione delle aree appartenenti al cosiddetto patrimonio disponibile quando gli abusi che ricadono su questa vengono sanati. Anche in questo caso sembra che lo Stato ceda a pagamento al sopruso di chi ha violatola sua potestà.
Infine, ai bagnini che manifestano oggi, protestando per gli alti costi di concessione, vorremmo ricordare i tariffari da capogiro che milioni di italiani hanno pagato la scorsa estate: non solo quelli delle cabine, ma anche quelli dei semplici ombrelloni o sdraio. Pur considerano la stagionalità di questa attività i guadagni degli stabilimenti balneari sono enormi e la loro attività non è certo da paragonare a quella delle colonie estive per la gioventù?.
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