Economia
Finanziaria: Tumino (Ancst), coop beffate su ritardi pagamenti Pa
Pagamnti Asl dopo tre anni, a rischio posti di lavoro e fornitura di servizi
?Dopo tanta propaganda sulla volontà di sostenere le imprese, il Governo si è fermato ad un metro dal traguardo: l?aver confermato la limitazione dell?intervento della Cassa Depositi e Prestiti quale ente anticipatore dei pagamenti alle imprese solo per le amministrazioni statali è una vera beffa?. È quanto sostiene Franco Tumino, presidente di Ancst-Legacoop, commentando, a caldo, quanto contenuto nella legge finanziaria approvata dal Senato a proposito del grave problema dei ritardi di pagamento.
?Il testo approvato?, spiega Tumino, ?lascia l?intervento della Cassa Depositi e Prestiti, quale ente anticipatore dei pagamenti alle imprese creditrici, limitato ai debiti delle Amministrazioni statali quando il grosso del problema riguarda Asl, Regioni ed Enti Locali, dove si registrano i ritardi più pesanti, con punte di tre anni?. ?Eppure sia in commissione che in Aula?, ricorda il presidente di Ancst-Legacoop, ?erano stati presentati, su sollecitazione nostra d?intesa con altre associazioni di impresa, emendamenti che proponevano un allargamento, senza costi per lo Stato, della possibilità per le imprese di scontare presso la Cassa Depositi e Prestiti i crediti verso tutte le Amministrazioni pubbliche, e non solo verso quelle statali?. ?Pur dando atto al Governo di aver dimostrato la volontà di affrontare il problema?, prosegue Tumino, ?torneremo comunque ad insistere anche dopo la conclusione dell?iter della Finanziaria, perché un allargamento della possibilità, per le imprese, di scontare presso la Cassa Depositi e Prestiti i crediti verso tutte le Amministrazioni pubbliche, e non solo verso quelle statali, era ed è necessario e possibile, e si può fare senza aggravio di costi per lo Stato?. ?Senza un intervento sui debiti di Asl ed Enti locali?, aggiunge il presidente di Ancst-Legacoop, ?nel 2005 molte imprese sono a rischio; da una recente ricognizione interna condotta tra le nostre aderenti, emerge che la maggioranza delle cooperative che lavorano per le Pubbliche amministrazioni non nutre preoccupazioni che possa diminuire il fatturato, mentre sono oltre il 50% le imprese che dichiarano che margine operativo e utile sono in picchiata per il 2004 e ancora di più per il 2005?.
?In questa condizione?, conclude Tumino, ?il sommarsi di difficoltà finanziarie alle difficoltà economiche può essere esplosivo, mettere a rischio centinaia di imprese, decine di migliaia di posti di lavoro, la stessa fornitura di beni e servizi?.
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