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Finanziaria: strappato un…2,5 per mille

Il sottosegretario all'Economia Alfiero Grandi assicura «l'impegno a cercare di affrontare il problema», ma «dobbiamo lavorare essenzialmente sul tema della copertura». Per ora di soli 180 milioni..

di Benedetta Verrini

L’Assemblea della Camera, che in queste ore sta vagliando gli emendamenti sulla legge Finanziaria, è stata impegnata questa mattina in un ampio dibattito sul 5 per mille.
La questione riguardava l’inserimento delle numerose modifiche, proposte da parlamentari di diversi schieramenti, all’articolo 2 (attualmente in discussione) o all’articolo 186 del testo della Finanziaria (opzione preferita dal governo, come vedremo, per avere più tempo per trovare una copertura alla misura).

Il timore di molti parlamentari era che l’accantonamento della discussione sugli emendamenti al 5 per mille comportasse il rischio di non arrivare mai, effettivamente, a discuterli.
“Se c’è la preoccupazione che questo articolo pervenga tardi, troppo tardi, all’esame dell’Assemblea, a causa della sua collocazione, assicuro l’impegno da parte del relatore e del Governo ad anticiparne la lettura in aula, non appena l’Esecutivo avrà risolto, in tempi rapidi, il problema della copertura”, ha dichiarato in Aula il relatore Michele ventura. “Vi prego di dare credito al fatto che ci assumiamo questo impegno”.

Il sottosegretario all’Economia Alfiero Grandi ha, tra l’altro, assicurato «l’impegno a cercare di affrontare il problema», sottolineando che «dobbiamo lavorare essenzialmente sul tema della copertura».
Dopo questa dichiarazione, i parlamentari si sono conformati all’accantonamento degli emendamenti per l’articolo 186.

A fine mattinata, poi, si è saputo che il governo ha trovato una copertura di bilancio pari a 180 milioni di euro, purtroppo al di sotto anche del minimo indicato dalla relazione tecnica della scorsa Finanziaria per coprire tutte le opzioni dei cittadini.
‘Prendiamo atto – ha dichiarato l’onorevole Maurizio Lupi (FI), promotore dell’Intergruppo Parlamentare per la Sussidiarieta’ – della volonta’ del governo di superare quella che il ministro Ferrero ha definito una ‘dimenticanza’. Purtroppo lo sforzo compiuto e’ ancora insufficiente. Se veramente il governo vuole dare un segnale forte conclude il deputato si impegni subito a trovare la copertura minima di 300 milioni di euro cosi’ come previsto nell’ultima Finanziaria”.
Più che un 5, siamo per ora arrivati a un 2,5 per mille…

Ma vediamo lo stenografico parlamentare con le dichiarazioni di tutti i protagonisti.

ALFIERO GRANDI, Sottosegretario di Stato per l’economia e le finanze. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

ALFIERO GRANDI, Sottosegretario di Stato per l’economia e le finanze. Il tema posto dagli emendamenti Moffa 3.50 e Misuraca 3.52 che ieri sera è stato accantonato, si ritrova sia all’articolo 186 (laddove si propone di creare un articolo 186-bis) e, più avanti, all’articolo 200. In entrambi i casi, si pone un problema su cui c’è una convergenza politica da parte dell’Assemblea del tutto evidente. Mi riferisco alla possibilità di proseguire con l’esperienza del 5 per mille, le cui finalità sociali e di solidarietà sono a tutti evidenti.
Il Governo è d’accordo con questo obiettivo e, quindi, vi è l’impegno a cercare di affrontare il problema, tuttavia, non siamo, in questo momento, in grado di avanzare una proposta precisa perché dobbiamo lavorare essenzialmente sul tema della copertura.
La ricerca di tale copertura non è cosa di poco conto, tuttavia, pensiamo di riuscire in ciò.
Con la proposta che avanziamo si prevede di concludere l’esame dell’articolo 3, considerando i due emendamenti – se, tecnicamente, ciò è ritenuto possibile dai proponenti e dal Presidente – e discutere il tema, in unico blocco, all’articolo 186. Ciò permetterebbe al Governo di avere il tempo per trovare quelle soluzioni di copertura finanziaria assolutamente indispensabili, creando, in questo modo, le condizioni per consentire al Parlamento di esaminare coralmente la validità della soluzione proposta ed, eventualmente, di correggerla.
Quindi, noi saremmo favorevoli a concludere l’esame dell’articolo 3, rinviando l’argomento all’articolo 186, sul quale pende una proposta di creazione di un articolo 186-bis, con l’impegno formale del Governo a presentarsi, per quell’occasione, con una proposta finanziata.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l’onorevole Alberto Giorgetti. Ne ha facoltà.

ALBERTO GIORGETTI. Noi apprezziamo lo sforzo del Governo su questo argomento e vorrei ribadirlo chiaramente. Nutriamo la massima fiducia sul fatto che vi sia una reale volontà di trovare una soluzione. Resta il fatto, però, che dal punto di vista tecnico – su questo potranno confortarci gli uffici – non so se sia possibile spostare un emendamento – in qualche modo, ridiscutendolo – su un altro articolo.
Ritengo che il Governo stia facendo uno sforzo sul tema della copertura: il vero problema mi sembra, sostanzialmente, essere questo.
Sarebbe utile che il Governo riuscisse, nelle prossime ore, a trovare una quadratura su tale copertura e, in relazione a ciò, vorremmo chiedere che sia mantenuto l’accantonamento dell’emendamento e, quindi, rinviata la votazione sull’articolo 3.
Infine, sempre secondo un ragionamento legato agli impegni reciproci che si assumono, non ritengo che questo argomento costituisca un elemento ostativo in termini di lavori dell’Assemblea per arrivare, una volta trovata la soluzione intorno all’articolo 186, ad una votazione rapida dell’articolo 3. Rimarrebbero, infatti, in piedi solo questi due emendamenti i quali, una volta trovata la soluzione da parte del Governo, potrebbero essere riformulati, insieme agli altri sull’articolo 186, a fronte di coperture idonee accolte e condivise dal Governo medesimo.
Quindi, noi vorremmo cercare di mantenere l’accantonamento dell’emendamento proprio perché in questo modo abbiamo una possibilità specifica di recuperarlo, in seguito alle successive valutazioni che potrà fare la maggioranza, il relatore e il Governo, pur dando pieno credito a quello che riteniamo un impegno vero della maggioranza e del Governo su questo tema.
Sarebbe anche importante un chiarimento da parte degli uffici, se sia possibile o meno riportare l’emendamento, esattamente nel testo attuale, all’articolo 186, mantenendolo, in questo modo, vivo. Anche se la via maestra sarebbe quella di mantenere l’accantonamento e risolvere, in tempi veloci, compatibili con le problematiche del Governo, gli aspetti di copertura al fine di avere una formulazione e poterla valutare nell’ambito del testo.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il deputato Zorzato. Ne ha facoltà.

MARINO ZORZATO. Innanzitutto, intervengo per sottoscrivere gli emendamenti Moffa 3.50 e Misuraca 3.52, relativi al 5 per mille. In secondo luogo, vorrei sostenere quanto l’onorevole Giorgetti ha testè anticipato, anche perché credo che l’argomento sia proprio dell’articolo 3. Quindi, più che accantonarlo, poiché esso riguarda il tema fiscale, la domanda da porsi sarebbe un’altra, cioè se non sia il caso di esaminare in questa sede l’articolo 186.
Il problema posto dal relatore e dal Governo in Commissione in sede di Comitato dei nove è relativo alla fiducia nei rapporti e noi abbiamo fiducia nel rapporto con il Governo e con il presidente della Commissione, salvo poi che sul testo sia posta la fiducia nella settimana prossima.
Proprio per questo, chiediamo al Governo di accantonare l’articolo 3 e, quando sarà pronto ad esaminare gli emendamenti Moffa 3.50 e Misuraca 3.52 e quelli riferiti all’articolo 186, visto che si tratta di materia fiscale sulla quale una volta sciolto il nodo della copertura tutti siamo d’accordo, credo che approvare l’articolo 3 sarà una questione puramente formale.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il deputato Peretti. Ne ha facoltà.

ETTORE PERETTI. Signor Presidente, l’argomento del 5 per mille per la ricerca e il volontariato è politicamente molto rilevante. Anche l’UDC aveva presentato un emendamento all’articolo 186 per il ripristino del 5 per mille e ci fa piacere che il Governo abbia avuto un ripensamento su questo aspetto e voglia reintrodurlo nella legge finanziaria.
A noi interessa la sostanza dell’argomento e, quindi, siamo contenti di questo ripensamento. Però, poiché in politica la forma spesso è sostanza e poiché ci sono colleghi che hanno presentato degli emendamenti all’articolo 3, credo sia importante collegare il ripristino del 5 per mille anche alla sollecitazione dei colleghi dell’opposizione.
Pertanto, propongo di accantonare l’articolo 3 e di procedere con l’esame degli altri articoli, dando così il tempo al Governo e al relatore di riformulare l’emendamento e, in seguito, di approvare il ripristino del 5 per mille, in via definitiva, relativamente all’articolo 3 oppure all’articolo 186.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il deputato Garavaglia. Ne ha facoltà.

MASSIMO GARAVAGLIA. Signor Presidente, l’argomento del 5 per mille è ovviamente un argomento sensibile. Prendiamo atto dell’impegno del Governo e della maggioranza a trovare una soluzione. Si tratta di capire, però, quale sia la via migliore.
La Lega ha presentato un emendamento riguardo all’articolo 186. Vi è già un emendamento rispetto all’articolo 3 che, come Lega, chiediamo di sottoscrivere, affinché sia chiaro che l’opposizione tutta vuole intervenire su questa materia.
Diamo credito al Governo delle dichiarazioni fatte in tal senso e riproponiamo una proposta già fatta in Commissione: visto che c’è questo intendimento di risolvere la questione, pensiamo che nella giornata di oggi il Governo sia già in grado di presentare una bozza di soluzione. Poi, eventualmente, la copertura potrà essere cambiata in corso d’opera, tenendo conto della votazione dei vari articoli della finanziaria.
Avere già oggi una bozza di soluzione, con una copertura che potrà essere cambiata in corso d’opera, può essere la soluzione ottimale per dare la certezza che l’argomento sarà affrontato in maniera concreta.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il deputato Del Bue. Ne ha facoltà.

MAURO DEL BUE. Signor Presidente, anche noi apprendiamo con favore la volontà del Governo di reintrodurre il 5 per mille, che tanto sta a cuore al mondo del volontariato italiano.
Leggevo stamattina l’intervista di Massimo D’Alema, che continua a definire la finanziaria un suk arabo e che sosteneva la scarsa capacità del Governo di vendere questa legge finanziaria. Questo è un argomento: un Governo che taglia il 5 per mille e poi lo reintroduce su iniziativa delle minoranze, certamente non fa una bella figura. Tuttavia, sottolineiamo con favore questo avvenimento e riteniamo che, piuttosto che rinviare l’operazione per l’incerta copertura ad un articolo successivo, sarebbe meglio una breve sospensione dei lavori per permettere al Governo di formulare una proposta complessiva di reintroduzione del 5 per mille e di valutazione della copertura finanziaria, per consentire al Parlamento di approvare definitivamente l’articolo 3.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il deputato Misuraca. Ne ha facoltà.

FILIPPO MISURACA. Signor Presidente, essendo il primo firmatario dell’emendamento 3.52, lei ieri sera mi si stava cortesemente dando la parola. Poi, però, vi è stato l’intervento dell’onorevole Ventura con il quale mi devo complimentare perché stamattina abbiamo trovato alcune sorprese. Ieri sera, era nell’aria che gli emendamenti Moffa 3.50 e Misuraca 3.52 sarebbero stati approvati dall’Assemblea perché vi è una sensibilità attorno al 5 per mille.
Tutti i parlamentari, di centrodestra e di centrosinistra, hanno toccato con mano sul territorio che tale disposizione ha dato ottimi risultati non solo per il volontariato, ma anche per la ricerca. Apprendere questa mattina che vi è una volontà di accantonamento – lasciatemelo dire – ci fa capire che non si vuole assumere una posizione sul 5 per mille. Non la voglio chiamare scorrettezza, onorevole Ventura (Commenti del deputato Piro)… Sì, onorevole Piro, è così: se avete veramente la volontà di farlo approvare dovete dare adesso il parere favorevole per concludere l’esame dell’articolo 3. Altrimenti, come diceva l’onorevole Zorzato, il gruppo di Forza Italia vi chiede di accantonare questo articolo.

MICHELE VENTURA, Relatore. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

MICHELE VENTURA, Relatore. Non ho capito l’intervento dell’onorevole Misuraca perché, se dobbiamo strumentalizzare tutto, è sempre possibile farlo. Ieri ho fatto una proposta di accantonamento. Il mio è un ulteriore intervento distensivo nel senso che il Governo sta cercando soluzioni che non possono essere di facciata perché ci vogliono coperture vere. Inviterei l’attuale opposizione a riflettere su quanto è accaduto gradualmente sul 5 per mille anche in passato. L’impegno è quello di procedere e risolvere il problema. Non oppongo alcuna riserva a mantenere l’accantonamento dell’emendamento Moffa 3.50 e ad andare avanti con i lavori affrontando il 5 per mille nel momento in cui saremo pronti.
Quindi, non vi è alcuna volontà dilatoria e tanto meno di mancanza di chiarezza nei confronti dell’Assemblea. Torneremo sul punto quando vi sarà una proposta effettiva sulla quale il Parlamento potrà discutere.
Penso – e concludo – che, visto l’argomento, sarebbe assai importante che risultasse che si tratta di un’iniziativa parlamentare, indipendente dagli schieramenti politici.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare la deputata Capitanio Santolini. Ne ha facoltà.

LUISA CAPITANIO SANTOLINI. Signor Presidente, a titolo personale vorrei solo ricordare che chi conosce bene il mondo dell’associazionismo, come la sottoscritta, non può non stupirsi del fatto che siamo in piena fase di votazione ed ancora si discute di un argomento così importante. Si poteva arrivare alla discussione in aula della legge finanziaria avendo già risolto tale problema: è talmente evidente che è stato uno scivolone del Governo che mi stupisce che siamo ancora a questo punto.

FRANCESCO PIRO. Ma quale scivolone, l’avete bloccato voi il 5 per mille!

LUISA CAPITANIO SANTOLINI. Abbiamo presentato anche noi alcuni emendamenti in proposito. Mi auguro davvero – e prendo per buone le parole del relatore – che non vi sia nessuna intenzione dilatoria. Però, si risolva in maniera seria e rapida questo problema perché dobbiamo dare un segnale al paese ed alle associazioni che da noi aspettano una risposta.

PRESIDENTE. Do la parola al deputato Migliori, che ha facoltà di parlare.

RICCARDO MIGLIORI. Signor Presidente, intervengo soltanto sul piano procedurale per dire che concordiamo con le valutazioni del relatore circa la sottolineatura di un’impronta parlamentare finalizzata a modificare questo aspetto per noi significativo delle proposte emendative complessivamente presentate dal gruppo di Alleanza Nazionale.
Il dissenso è o probabilmente era – ma per questo elemento interpretativo chiedo al Presidente di svelare l’arcano, se così è – non sull’accantonamento, sul quale concordiamo, vista e considerata la situazione che ci viene prospettata, ma sul fatto di procedere o meno alla votazione dell’articolo 3. Per cui, noi siamo concordi se la proposta del relatore va nel senso, come già accaduto in passato, di passare all’esame di un altro articolo, una volta esaminati tutti gli emendamenti, non procedendo alla votazione sull’articolo 3.

PRESIDENTE. Chiedo l’attenzione del relatore e del Governo, perché questa controversia procedurale ha avuto adesso una specificazione nell’intervento del deputato Migliori, che chiede di sapere se la proposta di accantonamento riguarda l’intera votazione sull’articolo 3 e, dunque, se una volta accettato l’accantonamento, si procederà nelle votazioni sull’articolo aggiuntivo al 3, oppure se invece la proposta del relatore e del Governo è circoscritta all’emendamento.
Visto che ho la parola, faccio notare che sarebbe possibile, come è stato anche enunciato, in alternativa all’accantonamento dell’intero articolo 3, in caso di accordo dei presentatori dell’emendamento Moffa 3.50 e Misuraca 3.52, sulla base dell’approfondimento effettuato dagli uffici, riferire questi emendamenti all’articolo 186, poiché gli articoli aggiuntivi Zorzato 186.01 e Bezzi 186.02, riguardano entrambi la questione del 5 per mille. Dunque, secondo me le alternative sono le seguenti: o esiste questa disponibilità dei presentatori a riferire gli emendamenti all’articolo 186, oppure c’è l’ipotesi dell’accantonamento dell’intero articolo 3.
Ha chiesto di parlare il deputato Marinello. Ne ha facoltà.

GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO. Signor Presidente, ho colto il senso dell’invito del relatore e, conoscendolo, sono portato a dare credito a quanto da lui sostenuto, però, in maniera assolutamente positiva, mi permetto di svolgere due riflessioni. Intanto, se dovessimo accantonare l’articolo 3 e tenere aperto il problema, procrastinandolo nel tempo, corriamo il rischio, via via che procediamo nei nostri lavori, di far diminuire le possibilità reali di una copertura.
L’altro contributo che vorrei dare è questo: da notizie di stampa apparse su agenzie risulterebbe che il Governo – quindi mi rivolgo in maniera particolare al sottosegretario Grandi qui presente – avrebbe a disposizione una idea ben precisa: circa 600 milioni di euro per iniziative prettamente parlamentari.

PRESIDENTE. La prego di attenersi alla proposta.

GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO. Mi sto attenendo alla proposta. Quindi, questa posta potrebbe essere utilizzata a disposizione dei gruppi parlamentari e del Parlamento per dare un’adeguata copertura e risolvere definitivamente il problema.

PRESIDENTE. Chiedo al relatore e al Governo di pronunciarsi sull’argomento in modo da risolvere la controversia.

MICHELE VENTURA, Relatore. Signor Presidente, penso che la questione sia stata posta da lei in modo chiarissimo.
Inviterei presentatori ad accogliere positivamente la richiesta di riferire questi emendamenti all’articolo 186.
Aggiungo che, se c’è la preoccupazione che questo articolo pervenga tardi, troppo tardi, all’esame dell’Assemblea, a causa della sua collocazione, assicuro l’impegno da parte del relatore e del Governo ad anticiparne la lettura in aula, non appena l’Esecutivo avrà risolto, in tempi rapidi, il problema della copertura. Vi prego di dare credito al fatto che ci assumiamo questo impegno.

ALBERTO GIORGETTI. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

ALBERTO GIORGETTI. Signor Presidente, se c’è l’impegno dal punto di vista politico – sottolineiamo questo aspetto – ad anticiparne l’esame, da effettuarsi, magari, entro la giornata, a fronte dell’individuazione da parte del Governo delle coperture, che auspico possa avvenire in tempi rapidi, siamo d’accordo a riferire l’emendamento Moffa 3.50 all’articolo 186.

FILIPPO MISURACA. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

FILIPPO MISURACA. Signor Presidente, ovviamente, aderisco anch’io alla proposta di riferire il mio emendamento 3.52 all’articolo 186, conferendo ancora fiducia e credibilità al relatore.

PRESIDENTE. Se non vi sono obiezioni, rimane stabilito che gli emendamenti Moffa 3.50 e Misuraca 3.52 si intendono riferiti all’articolo 186.

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