Volontariato

Finanziaria, niente commissariamento per la Cri

Emendamento in commissione difesa: esclusa dal novero enti pubblici non economici

di Redazione

Niente azzeramento dei vertici della Croce Rossa Italiana. Il principio d’indipendenza, che caratterizza le oltre 184 consorelle della Croce Rossa Italiana, siglato dall’Italia nel 1965, e’ stato “salvato grazie all’accoglimento” in Commissione Difesa della Camera dei Deputati di un emendamento dell’onorevole Francesco Bosi (Udc), gia’ sottosegretario alla Difesa del Governo Berlusconi. ”Questo fondamento, infatti, stava per essere violato da un articolo della legge finanziaria, inerente gli enti pubblici non economici, ma e’ stato recuperato grazie ad un emendamento che esclude la Cri da tali enti”, ha affermato Bosi. ”In effetti – dichiara il parlamentare dell’Udc – la Cri e’ un ente fondato su larga base di volontariato, il quale elegge democraticamente i propri organi e che, da sempre, come sancito dalle convenzioni internazionali, usufruisce di un’ampia sfera di autonomia rispetto al Governo nazionale. Per altro la Cri funziona, solo marginalmente, con il contributo finanziario pubblico, che ammonta all’incirca al 25% del bilancio complessivo; questa interferenza avrebbe pregiudicato il tessuto di soccorso sanitario diffuso capillarmente sul territorio del Paese, nonche’ il supporto logistico che essa fornisce al Servizio Sanitario Nazionale, alle Forze Armate ed alla Protezione Civile”. ”L’inclusione della Cri fra i suddetti enti – conclude l’on Bosi – si sarebbe tradotta in una tacita ed indebita intrusione nella sfera dell’associazionismo da cui, invece, deve essere salvaguardata per la tradizionale ed ampia autonomia gestionale che la caratterizza”.


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