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Finanziaria: Iovene (DS),tagli del 50% al Fondo politiche sociali

I senatori dell'Unione hanno presentato un'interrogazione chiedendo il ripristino dei fondi tagliati

di Francesco Agresti

Un’interrogazione urgente per chiedere, in occasione della prossima finanziaria, un’adeguata copertura del Fondo Nazionale delle Politiche Sociali tale da garantire i previsti Livelli Essenziali di Assistenza. A presentarla i senatori dell’Unione Iovene, Bettoni Brandani, Bonfietti, Chiusoli, Di Siena, Longhi, Vitali, Viviani dei DS; Bastianoni, Bedin, Cavallaro della Margherita; Boco, Cortiana, Donati, Ripamonti dei Verdi; Falomi del Gruppo Del Cantiere; Malabarba, Martone di Rifondazione Comunista e Marino dei Comunisti Italiani. “Il rapporto Eurostat su povertà ed esclusione sociale nell’UE”, si legge in una nota congiunta, “rileva che l’Italia è all’ultimo posto in Europa e 11 milioni di cittadini italiani, un sesto dell’intera popolazione, sono a rischio povertà”. “Nei giorni scorsi – dichiara Nuccio Iovene (DS) primo firmatario dell’interrogazione – i rappresentanti della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, l’Upi, l’Anci, la Lega Autonomie Locali, CGIL, CISL, UIL e Forum Permanente del Terzo Settore hanno espresso, in una documento congiunto, una forte protesta nei confronti del Governo per non aver mantenuto fino ad oggi l’impegno relativo al reintegro del 50% della quota del Fondo Nazionale per le Politiche Sociali da trasferire alle Regioni nell’anno in corso e ammontante a 500 milioni di euro. Tale mancato impegno sta comportando un sensibile ridimensionamento dei servizi e delle prestazioni sociali (servizi per gli anziani, per i minori, assistenza ai disabili, ecc. ecc.)”. La Finanziaria 2005 aveva stanziato circa 1 miliardo e 300 milioni di euro per il Fondo Nazionale per le Politiche Sociali, di questi ogni anno 700 milioni sono utilizzati dall’INPS per i diritti soggettivi e 45 milioni andranno ai Comuni per progetti legati alla legge 285 sull’infanzia. Per le Regioni e la rete dei servizi sociali quindi rimangono circa 550 milioni di euro che confrontati con il finanziamento dell’anno 2004, oltre 1 miliardo, corrispondono ad un taglio di circa il 50%. “Come senatori dell’Unione, conclude Iovene, “chiediamo, vista l’importanza dei servizi e delle prestazioni sociali nella lotta alla povertà ed all’esclusione sociale (servizi per gli anziani, per i minori, assistenza ai disabili, ecc. ecc.), di reintegrare il Fondo Nazionale per le Politiche Sociali per il 2005, così come richiesto dalle parti sociali e dalle Autonomie locali, e che il Governo in occasione della discussione della prossima legge finanziaria, preveda un’adeguata copertura del Fondo Nazionale delle Politiche Sociali tale da garantire i Livelli Essenziali di Assistenza previsti nella riforma della “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”, legge 328/00, approvata nella passata legislatura.”


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