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Finanziaria: i paradossi di Padoa-Schioppa

Tasse ridotte a taxisti, ristoratori, gioiellieri, calzaturieri, dentisti

di Maramao

Con la riforma dell’Irpef ”abbiamo ridotto le tasse al 90% dei contribuenti”, così il ministro dell’economia Padoa-Schiopppa alla Commissione Finaze del Senato il 12 ottobre. Vero, oggi è più chiaro dopo che sono state rese note i dati delle ultime dichiarazioni, presentate all’erario nel 2005 dai contribuenti italiani. Adesso si capisce chi guadagnerà con la Finanziaria 2007.
I gioiellieri e i titolari di bar dichiarano al fisco meno dei 21.500 euro dei maestri elementari ad inizio carriera I proprietari di saloni per la vendita di autovetture di Piemonte Lazio e Campania, denunciano un reddito inferiore 16.000 euro, cioè a quello del loro concittadino che, con la tuta blu, varca da 15 anni il portone di Mirafiori, Cassino e Pomigliano d’ Arco. Sotto i metalmeccanici anche la media dichiarata dai tassisti. Un dentista in Campania dichiara meno dei 25.000 euro di un poliziotto, mentre nel Lazio arriva a malapena a un impiegato di banca (28.000). Un pensionato sociale guadagna 500 euro al mese, ma – tirando le somme – a dichiarare un reddito analogo, o inferiore, sono i tassisti del Molise (in media 6.175 euro l’anno), i sarti in Puglia (4.048 euro annui), i parrucchieri in Campania (6.332 euro), i pescivendoli del Trentino (3.742 euro l’anno), i ceramisti dell’ Emilia Romagna (2.744 euro), i titolari di autosaloni di Bolzano (1.073), i rivenditori di ricambi auto in Lombardia (5.556 euro).
In Calabria, sulle 50 categorie censite, sono ben 12 (dai pasticceri ai pastai, dai sarti ai lavandai, dai fotografi agli ambulanti dalle mercerie ai tassisti) quelle che denunciano ai fini Irpef guadagni inferiori ai 6.700 euro l’anno, come o meno di pensionato sociale.
Quando si capirà che il Paese rappresentato dal Fisco è un Paese del tutto virtuale?

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