Non profit

Finanziaria: Forum Terzo settore, no a tagli Fondo sociale

Mercoledì il Forum incontra il governo

di Gabriella Meroni

Speriamo che il fondo sociale nazionale venga confermato: con la prossima manovra finanziaria non vorremmo trovarci davanti a qualsiasi forma di taglio al terzo settore. Cosi’ Edo Patriarca, portavoce del Forum del Terzo settore, alla vigilia dell’incontro con il governo sulla manovra finanziaria, che si terra’ mercoledi’ prossimo. ”Il Forum – spiega Patriarca – e’ stato invitato per ascoltare, ma anche per fare proposte alla Finanziaria: non vorremmo trovarci a questo incontro con butte sorprese”. Patriarca ricordando che la spesa sociale italiana e’ la piu’ bassa d’Europa, si e’ detto molto preoccupato per le recenti dichiarazioni del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. ”A tre giorni dal nostro incontro – ha affermato – Berlusconi ha reso noto che i conti non ci sono ancora”. ”Ci sono alcuni punti che secondo noi non devono essere toccati dal governo – ha sostenuto Patriarca – tra questi diciamo: no a qualsiasi tipo di taglio alla spesa sociale; no alla diminuzione di trasferimenti finanziari agli enti locali, che significherebbe penalizzare i tentativi di welfare municipale che la legge 328 ha tentato di costruire; no anche ai tagli che riguardano progetti delle associazioni e del volontariato”. Inoltre, ha ricordato Patriarca, il Forum fara’ richiesta, gia’ presentata al sottosegretario Grazia Sestini, di un fondo per l’integrazione degli immigrati. ”Senza entrare nel merito della legge Bossi-Fini – ha continuato – siamo convinti che comunque una legge da sola non basti, occorre un programma per inserire gli extracomunitari nel tessuto sociale e per fare questo c’e’ bisogno di un fondo”. Infine il portavoce del Forum ha annunciato che sara’ chiesta al governo la possibilita’ di avviare una sperimentazione per la deducibilita’ fiscale delle spese per la cura alle persone. ”Si tratta non solo di un sostegno alle famiglie ma anche della possibilita’ di rendere autonomo, dal punto di vista economico, il terzo settore”. ”Si potrebbe creare – ha concluso Patriarca – una competitivita’ positiva e contemporaneamente aprire nel nostro Paese un mercato sociale, ancora inesistente, ma che troviamo nel Nord Europa”.


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