Volontariato

Finanziaria: correzioni Ulivo su sanità e sociale

Fondo sanitario nazionale a 7% Pil, Fondo per adeguamento strutturale a Sud, finanziamenti per reddito minimo inserimento, detrazioni fiscali a famiglie per asili nido

di Paolo Manzo

Portare il Fondo sanitario nazionale al 7% del Pil nel triennio 2002-2005, istituire un Fondo per l’adeguamento strutturale delle Regioni meridionali, eliminare il ticket aggiuntivo sulle terme. E ancora, finanziamenti per il reddito minimo d’inserimento, detrazioni fiscali alle famiglie per gli asili nido, potenziamento dei congedi parentali.

Questi alcuni degli emendamenti presentati dall’Ulivo alla Finanziaria sulla sanità e le politiche sociali. Il centro-sinistra rilancia l’opposizione alla Finanziaria, che ”usa gli enti locali – denuncia l’ex ministro della Sanità, Rosy Bindi, della Margherita – come liquidatori dello Stato sociale nel nostro Paese.

Con queste proposte, l’Ulivo vuole impedire – spiega – che si avvii il processo di disfacimento dello Stato sociale, in particolare del Servizio sanitario nazionale e delle politiche di assistenza alla persona. Le risorse destinate dalla prossima manovra sono insufficienti, anzi ridotte rispetto allo scorso anno”.

In particolare, si propone l’istituzione di un Fondo per il sostegno degli anziani non autosufficienti e più risorse alla sanità: 200 milioni di euro l’anno, dal 2003 al 2005, per l’abbattimento delle liste d’attesa, 50 mln di euro per la rete dei servizi psichiatrici, 200 mln per rinnovare le apparecchiature diagnostiche, fondi integrativi per la prestazioni non comprese nei Livelli essenziali di assistenza e 150 mln l’anno per le protesi odontoiatriche agli anziani.

Non va meglio, secondo l’Ulivo, per le politiche sociali. ”Siamo molto preoccupati – afferma l’ex ministro Livia Turco, Ds – per la riformulazione del Fondo per le politiche sociali, decurtato e soggetto ai diktat del Tesoro. Non solo. Diventa un Fondo senza vincolo di destinazione, mentre viene cancellato il reddito minimo d’inserimento: il nostro sarà l’unico Paese dell’Ue ad abbandonare questa misura per contrastare la povertà.

In Finanziaria, inoltre, non c’è traccia delle politiche a favore della famiglia, tante volte annunciate dal ministro del Welfare Maroni”. Gli emendamenti dell’Ulivo chiedono, dunque, il finanziamento del reddito minimo d’inserimento, interventi a sostegno dei portatori di handicap, il potenziamento dei congedi parentali e la detrazione fiscale delle spese sostenute dalle famiglie per gli asili nido.

”Questa Finanziaria – afferma Maura Cossutta, non crea sviluppo e non risponde ai bisogni dei cittadini. Proprio su questi temi l’Ulivo può rafforzarsi e allargarsi”. Il 28 ottobre il Centrosinistra organizzerà una manifestazione nazionale proprio sulla sanità e le politiche sociali.

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