Sostenibilità

Finanziaria: Consumatori Ind., non ci resta che piangere

Duro il giudizio dei Consumatori Indipendenti sulla legge finanziaria che il governo ha varato ieri

di Francesco Agresti

Pedaggi sulle superstrade a fronte di infrastrutture insicure e mai adeguate, accesso alla giustizia più oneroso in un sistema che registra tempi biblici e che di fatto nega i diritti dei cittadini, aumento di addizionali e tributi locali in nome di una camuffata riduzione futura e incerta delle tasse promessa dal Governo, introduzione di polizze obbligatorie sugli immobilitrasformano la casa da un diritto aun lusso, assenza assoluta di interventi a vantaggio delle fasce più deboli a fronte di un aumento del costo della vita crescente e inarrestabile. Una finanziaria talmente ?semplice? che non è necessario avere un ministro dell?Economia per vararla. Questo il giudizio dei Consumatori Indipendenti sulla nuova legge finanziaria presetata ieri dall’Esecutivo. ?Gli italiani?, aggiungono le associazioni, ?sono chiamati a pagare molto di più di quello che il Governo da anni promette e non è in grado di mantenere e cioè quella riduzione del prelievo fiscale che anche se attuata risulta essere una inutile azione di immagine e che non riuscirà né a salvaguardare il potere d?acquisto dei cittadini né a rilanciare in alcun modo i consumi e l?economia. Questa situazione ricorda in qualche modo la scena di ?Non ci resta che piangere? in cui Troisi e Benigni erano continuamente tassati di un fiorino per oltrepassare la ?frontiera? e risulterebbe quasi comica se non fosse che dalle tasche dei cittadini non esce solo un fiorino ma centinaia e centinaia di euro.


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