Economia
Finanziaria: Confcooperative, ridurre i costi delle imprese
La centrale cooperativa è stata ascoltata oggi dalla commissione Bilancio di Camera e Senato
?La Finanziaria 2005 avrebbe dovuto dare maggior impulso alle leve dello sviluppo, in particolar modo insistendo sugli incentivi alle imprese e in favore del Mezzogiorno?, questo il giudizio espresso oggi da Confcooperative durante l’audizione di fronte alle commissioni Bilancio congiunte.
Secondo la centrale cooperativa occorre ridare competitivita’ alle imprese italiane innanzitutto intervenendo sulla qualita’ dei prodotti, ?per questo?, rilegge in una nota, ? e’ percio’ necessario incentivare una piu’ intensa attivita’ di ricerca e innovazione, anche nei confronti delle piccole e medie imprese.Una migliore competitivita’ si persegue anche attraverso la crescita dimensionale delle imprese italiane. Questo obiettivo va perseguito incentivandone l’integrazione anche attraverso
strumenti fiscali?.
?Piu’ in generale?, prosegue Confcooperative, ?il sostegno alle imprese deve essere fornito in modo diversificato sia secondo criteri dimensionali sia secondo la loro tipologia e, ancora, secondo il settore di attivita’. Un sistema uguale per tutti non puo’ funzionare, come dimostra l’esperienza della legge 488 che ha fortemente penalizzato le cooperative.
Tra i primi interventi necessari, secondo Confcooperative, vi e’ comunque l’abbattimento del costo per le imprese, a partire da una drastica riduzione dell’Irap, che penalizza soprattutto i settori ad alta intensita’ di lavoro, tra cui le cooperative.
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.