Politica

Finanziaria. Anci a Maroni: “Riapri il confronto”

Il sindaco di Firenze Domenici critica, a nome dei comuni italiani, la legge Finanziaria per i tagli al welfare ma chiede al ministro del Lavoro di tornare al tavolo. Maroni accetterà?

di Ettore Colombo

Disagio dell’Associazione dei Comuni per il mancato riconoscimento del ruolo dei Comuni nelle politiche sociali; perplessita’ per il bonus sui figli, richiesta di un confronto con il ministero del welfare; ripresa del tavolo sui Livelli essenziali di assistenza (Liveas).
Sono questi, i punti della lettera che il presidente dell’Anci, Leonardo Domenici, ha scritto al ministro per il welfare, Roberto Maroni. “Pur giudicando positivamente gli impegni assunti per garantire almeno lo stesso trasferimento del 2004 a favore del Fondo nazionale per le politiche sociali 2005, nonche’ per accelerare la definizione dei livelli essenziali di assistenza sociale – scrive Domenici – sento la necessita’ di rappresentarLe il disagio dell’Anci per il mancato riconoscimento del ruolo e dell’impegno dei Comuni, mai citati, neanche indirettamente, nell’area del sociale che da tali commenti e valutazioni traspare”. Pur essendo acquisita la competenza esclusiva delle Regioni nella materia dei servizi sociali, sottolinea ancora il presidente dell’Anci, “i Comuni assicurano i servizi ai cittadini, soprattutto a quelli in condizione di disagio, facendo sempre piu’ ricorso a risorse proprie (i trasferimenti dal Fondo sociale coprono in media non piu’ del 20% della spesa totale per interventi e servizi sociali) e che da ‘erogatori’ di servizi e prestazioni, i Comuni stessi si sono ormai trasformati a pieno titolo in ‘autori’ del welfare locale”. “Sembra poi ignorato – prosegue Domenici – il contributo fornito (e quello che potrebbe ancora essere fornito) dall’Anci al tavolo tecnico di individuazione dei Liveas, che l’articolo 46 della legge finanziaria 2003 vuole determinati d’intesa con la Conferenza Unificata, tavolo peraltro fermo da mesi per la mancata individuazione da parte del governo delle risorse necessarie per un adeguato finanziamento di detti livelli essenziali”.
“Anche per questi motivi – aggiunge Domenici – ritengo francamente necessario ed urgente un confronto diretto tra ministero ed Associazione dei Comuni per un approfondimento ed un aggiornamento delle strategie di welfare da disegnare e realizzare nel paese, anche alla luce dell’attuale, perdurante fase di generale difficolta’ socio-economica”. “Colgo inoltre l’occasione – conclude Domenici – per segnalarLe che, con riferimento alla legge finanziaria per il 2005, continuano a manifestarsi nella nostra Associazione numerose perplessita’ sull’introduzione e sul mantenimento dei cosiddetti ‘bonus’ sul primo e secondo figlio, il cui finanziamento potrebbe, a nostro parere, piu’ utilmente essere destinato alla costruzione sul territorio di strutture per servizi permanenti alle famiglie”.

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.