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Finanziaria 2008: le proposte del Forum

Maria Guidotti e Vilma Mazzocco, portavoci del Forum del Terzo settore, hanno oggi presentato le proposte del Forum per la Finanziaria 2008. Scarica il documento integrale

di Redazione

?Imprescindibile ? si legge nel documento ? la questione dello sviluppo capace di coniugare dimensione sociale e crescita economica?.
Otto sono le aree tematiche individuate dal Forum del Terzo Settore come prioritarie: politiche sociali, politiche attive del lavoro, politiche fiscali, politiche per l?educazione permanente, la formazione, la cultura, servizio civile volontario, politiche per il tempo libero, turismo e sport per tutti, ambiente ed energia, cooperazione internazionale.
Su queste occorre agire con specifici interventi, quelli che sono stati illustrati in dettaglio nella conferenza stampa e declinati nel documento che si invia di seguito.

Come hanno ricordato le portavoce : ?I sistemi e le organizzazioni di welfare sono fattori di sviluppo importanti. E? anche attraverso il coinvolgimento dei cittadini che si esprimono non solo bisogni ma anche risposte, che si garantisce l?esigibilità dei diritti, avviando percorsi concreti di sussidiarietà sociale. In tal senso va anche la nostra partecipazione alla lotta all?evasione fiscale. Pagare le tasse è un atto irrinunciabile di giustizia sociale: chi non le paga deve sapere che toglie qualcosa ai più poveri. Noi, attraverso le nostre organizzazioni, dichiariamo il nostro impegno in tal senso”.
“Le organizzazioni di terzo settore ? hanno concluso Mazzocco e Guidotti – sono produttori e non gestori di servizi, promotrici di relazioni e legami sociali, di cittadinanza attiva e noi vogliamo rilanciare questo nostro essere sociale. Il Forum del Terzo Settore è parte sociale riconosciuta e intende agire questa responsabilità?.

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Anche a fronte del miglioramento del quadro macroeconomico del Paese avvenuto in questi ultimi mesi, occorre rilanciare, a partire dalle scelte che si opereranno nella prossima Finanziaria 2008, la centralità per il nostro Paese della questione dello sviluppo capace di coniugare dimensione sociale e crescita economica.
Questo non solo in relazione all?aumento delle fasce e aree di povertà, degli squilibri sociali e territoriali, ma anche in considerazione di nuove emergenze sociali che si sono espresse in questa fase, quali la crescita del numero di persone e famiglie costrette a fare i conti con processi e condizioni di precarizzazione del lavoro, l?aggravamento del problema della casa, gli effetti di mancate politiche di integrazione delle persone immigrate.
La programmazione delle politiche di sviluppo deve assumere come priorità l?equilibrio con la questione sociale e porsi l?obiettivo di rafforzare il sistema di welfare. Il rilancio del welfare non può venir dopo la ripresa economica e il risanamento del debito pubblico.
Il rilancio del Paese deve avvenire tenendo strettamente collegati i temi della società e dell?economia lungo le seguenti linee guida:
? sostenibilità: in termini sociali, ambientali ed economici;
? equità: lotta contro le diseguaglianze sociali;
? diritti e responsabilità: componenti imprescindibili di una ?nuova etica?;
? sussidiarietà: valorizzazione del ruolo delle aggregazioni sociali (associazioni, sindacati, famiglie, ecc.) in attuazione del Titolo V della Costituzione.
Nell?implementare il Titolo V della Costituzione, occorre che Stato e Regioni affrontino il problema della armonizzazione della legislazione regionale anche per le materie di competenza esclusiva o concorrente: come più volte ribadito dalla stessa Corte Costituzionale, lo Stato non può rinunciare al diritto di coordinare complessivamente l?attività di tutte le Istituzioni, anche nei confronti delle Regioni.
Occorrono politiche orientate alla riqualificazione delle spese, alla riorganizzazione della Pubblica Amministrazione, alla riduzione delle spese militari, all?equità fiscale, per la quale è necessaria anche una severa lotta all?evasione fiscale, di cui si intravedono già i primi apprezzabili risultati.
Il Forum del Terzo Settore condivide le azioni contro l?evasione fiscale che va perseguita con sempre maggior incisività ed efficacia anche come irrinunciabile atto di giustizia sociale.

LE PROPOSTE
Il Forum del Terzo Settore individua alcuni punti da inserire nella prossima legge Finanziaria.

1. POLITICHE SOCIALI
a. Adeguamento della dotazione del Fondo Nazionale per le Politiche Sociali
Occorre aumentare la spesa sociale avviando l?adeguamento alla media europea stanziando almeno 2 Mld ?.
b. Definizione dei Livelli Essenziali di Assistenza Sociale (Liveas) e loro adeguato finanziamento
c. Adeguamento della dotazione del Fondo per la non autosufficienza
Adeguamento della dotazione delle risorse (almeno 1 Mld ? per il 2008) e definizione degli obiettivi, delle modalità e degli strumenti per raggiungerli.
d. Reddito di Inserimento
Occorre attivare il Reddito di Inserimento, fortemente collegato a politiche attive del lavoro e di inclusione sociale.
e. Invecchiamento attivo
Attivazione di politiche per l?invecchiamento attivo al fine di valorizzare socialmente, anche fuori dal mercato, competenze e tempo liberato dal lavoro a partire dalla diffusione di progetti di ?educazione al pensionamento? che coinvolgono i luoghi di lavoro nelle fasi immediatamente precedenti il pensionamento.

2. POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO
Riteniamo necessario attuare politiche di inclusione sociale e lavorativa affinché i giovani, gli over 45 anni, gli immigrati, le persone diversamente abili non siano esclusi dal processo di crescita economica del Paese.

3. POLITICHE FISCALI
a. 5 per mille
Occorre confermare questo strumento di sussidiarietà che ha incontrato il favore di circa 16 milioni di cittadini contribuenti, eliminare il ?tetto? e giungere ad una migliore definizione dei soggetti interessati, dei tempi e delle procedure, di eventuali modalità di rendicontazione sociale.
b. IRAP, armonizzazione di alcuni strumenti agevolativi
Occorre un intervento normativo per consentire alle Regioni di continuare a riconoscere alle Onlus agevolazioni in capo all?IRAP nonché interventi normativi per armonizzare alcuni aspetti della strumentazione agevolativa riferita alle diverse fattispecie di enti ed organizzazioni del mondo del terzo settore.

4. POLITICHE PER L?EDUCAZIONE PERMANENTE, LA FORMAZIONE, LA CULTURA
Sono le risorse più potenti sulle quali investire per un vero rinnovamento del Paese. Sono necessari interventi per favorire il più ampio accesso all?educazione permanente, alla formazione, alla produzione e fruizione culturale, riorientando e riqualificando le risorse utilizzate in questi campi ed adeguandole ai parametri europei (es. le risorse per la cultura sono oggi lo 0,26% del Pil, a fronte di una media UE dell? 1%).

5. SERVIZIO CIVILE VOLONTARIO
Sono necessari almeno 350 Mln ? per il 2008 al fine di consentire l?avvio di un numero di giovani simile a quello degli anni scorsi. Ai giovani va garantito il diritto all?accesso al Servizio Civile Volontario: a fronte di progetti approvati degli enti per 76.020 giovani e ben 97.837 domande pervenute, nel 2006 le risorse destinate hanno permesso l?avvio di soli 45.890 giovani (cfr. Relazione sul Servizio Civile del Min. solidarietà Sociale al Parlamento).

6. POLITICHE PER IL TEMPO LIBERO: TURISMO E SPORT PER TUTTI
Si deve rifinanziare l?art. 10 L. 135/01 sul Turismo. Occorre inoltre il riconoscimento delle associazioni di promozione sportiva che svolgono un ruolo fondamentale nella organizzazione delle attività sul territorio e nella diffusione dello sport come diritto per tutti i cittadini, per tutte le età, per ogni condizione sociale e abilità fisica. Infine, si chiede l?Istituzione di un Fondo ?lo sport per tutti? e l?accesso alle risorse del CONI.

7. AMBIENTE E ENERGIA
E? necessario un piano energetico nazionale per tagliare le emissioni di anidride carbonica, così da rispettare gli impegni previsti dal Protocollo di Kyoto.
Occorre inoltre ampliare gli incentivi fiscali destinati al risparmio ed alla efficienza energetica, proseguendo nella strada già avviata con la Finanziaria 2007.

8. COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Si richiede il rispetto di impegni già assunti, calendarizzando l?obiettivo dello 0,51% del PIL entro il 2010 e lo 0,7% entro il 2015 e provvedendo alla cancellazione del debito.


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