Politica

Finanziaria 2007: Il Terzo settore penalizzato

In attesa di una più approfondita disamina, un primo commento di Vilma Mazzocco E Maria Guidotti portavoce del Forum del Terzo Settore

di Redazione

?La strada intrapresa per il risanamento del Sistema Paese e la difesa dei ceti più deboli pare essere quella giusta, anche se rischia di essere piena di insidie”.
“In particolare per quanto riguarda il Terzo Settore non possiamo non evidenziare che esso non è stato affatto considerato quale soggetto di sviluppo del Paese ma è stato anzi penalizzato in più forme”.
“In maniera diretta con l?abolizione del 5 per mille, provvedimento che avrebbe dovuto essere rivisto e regolamentato ma non abolito peraltro senza attendere l?esito della sperimentazione e neppure interpellare le parti coinvolte”.
“Riteniamo che occorrerà focalizzare l?attenzione ed effettuare correzioni in maniera incisiva su altri punti specifici: alcuni Fondi per interventi sociali ? in particolare quello per la non autosufficienza – per i quali sono state allocate cifre poco più che simboliche; la cooperazione internazionale che ancora una volta vede disattese non solo le nostre aspettative ma anche gli impegni assunti dal Governo in sede Onu e UE; la definizione dell?aliquota IVA da applicare alle prestazioni rese da cooperative sociali nell?attività socio-assistenziale che rimane insoluta”.
“I tagli ai trasferimenti agli Enti locali che rischiano di incidere sia sulla possibilità di un corretto sviluppo del terzo settore che fortemente sulla qualità e anche sulla quantità dei servizi erogati ai cittadini”.
?L?auspicio ? concludono Vilma Mazzocco e Maria Guidotti – è che nel corso dell?iter legislativo venga attivato un proficuo dialogo e si giunga a variazioni, anche sostanziali, affinché la Finanziaria 2007 possa valorizzare appieno il Terzo Settore?.

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