Economia
Finanza Ue: 14 mila analisti adottano un rating etico
La European Federation of Financial Analysts Societies (EFFAS) punta su indicatori sostenibili
di Redazione
Una lente d’ingrandimento “etica”, i cui filtri osservano accuratamente ambiente, sostenibilibità e governance (Esg) come criteri per valutare la gestione aziendale. È la rivoluzione copernicana messa in campo dall’ European Federation of Financial Analysts Societies (EFFAS), associazione europea che raggruppa 14 mila società di analisi finanziarie, per scongiurare altri scandali dei listini frutto di miopia collettiva, dai casi Enron fino ai subprime. E soprattutto per evitare altre figuracce agli analisti che non hanno saputo prevedere scivoloni e crack di borsa.
Allora si riparte con 30 indicatori di perfomance – non legati solo a profitti e ricavi – messi a punto da Dvfa, l’organizzazione tedesca che raccoglie oltre 400 banche d’affari, asset manager e consulenti.
Il cambio di rotta è stato annunciato oggi a Parigi nel corso di una conferenza sull’investimento sostenibile. Hendrik Gartz, manager Sri di WestLB, ha così commentato la decisioen di adottare rating etici: «Si tratta di un passo molto importante dal momento che le aziende sono restie a rendicontare e soprattutto comuniare le performance Esg. Si stima che solo il 10% delle società lo fanno». La mossa dell’associazione degli analisti quindi «dovrebbe spingere tutte le imprese quotate a dotarsi di indicatori ambientali, di sostenibilità e di governace»
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