Welfare

Finanza etica, guai indonesiani per Exxon

Pressing degli investitori responsabili Usa ssulla compagnia petrolifera perché chiarisca i suoi rapporti con il regime di Jackarta. A scatenare il caso la morte di un attivista

di Giampaolo Cerri

La morte di un attivista dei diritti umani in Indonesia sta creando problemi alla ExxonMobil, il più grande gruppo petrolifero mondiale nato dalla fusione delle due compagnie. Le società che si occupano di rating etico negli Stati Uniti hanno infatti messo sotto osservazione il gruppo, che ha stretti rapporti con il governo indonesiano sospettato di pesanti responsabilità nell?omicidio di Jafar Siddiq Harrizah – questo il nome dell?attivista scomparso nell?agosto 2000 e trovato morto un mese dopo. Harrizah, che viveva a New York, si occupava soprattutto degli abitanti dell?isola di Sumatra e dei loro abitanti. La ExxonMobil, come spiega il portale dell?investimento responsabile americano socialfunds.com, è impegnata in attività estrattive proprio nella regione di Aceh, bacino petrolifero di Sumatra, con il supporto di forse di polizia e militari indonesiani. Nel giugno di quest?anno, la società americana è stata citata in giudizio davanti alla corte federlale dalla International Labor Rights Fund per le sue relazioni pericolose con Jackarta. I gestori dei grandi fondi pensione americani e molti altri investitori stanno chiedendo da allora ad ExxonMobil di chiarire la propria posizione sulla vicenda Harrizah e sulla questione indonesiana in generale.


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