Non profit

Finalmente nominato il Comitato dei Garanti

Il Capo Dipartimento della Protezione civile, Franco Gabrielli, ha firmato il decreto. I tre membri sono: Isabella Seragnoli, Giuseppe Grechi e Pier Luigi Petrillo. Ma i fondi ancora non si sbloccano...

di Lorenzo Alvaro

Finalmente abbiamo i Garanti. Il Capo Dipartimento della Protezione civile, Franco Gabrielli, ha infatti firmato il decreto di nomina del Comitato dei Garanti, ossia l'organismo composto da tre membri – scelti d'intesa con Presidenti delle regioni Emilia Romagna, Lombardia e Veneto – tra persone di riconosciuta e indiscussa moralità e indipendenza, istituito da un'apposita ordinanza di protezione civile con l'obiettivo di assicurare la supervisione alla gestione delle donazioni fatte dagli italiani all'indomani del terremoto dello scorso maggio.

Un organo indispensabile per far arrivare i fondi degli italiani sui territori delle popolazioni colpite. Senza i tre "saggi” infatti non sarebbe stato possibile per i commissari (i presidenti regionali di Lombardia, Emilia e Veneto) spendere neanche un euro.

A garantire l'efficace impiego e la supervisione sull'uso dei fondi raccolti sono stati chiamati rispettivamente Isabella Seragnoli, imprenditrice bolognese impegnata sul fronte della responsabilità sociale d'impresa; Giuseppe Grechi, magistrato e componente del Comitato per la trasparenza degli appalti e la sicurezza dei cantieri della Regione Lombardia; Pier Luigi Petrillo, professore di Diritto pubblico comparato presso Unitelma – Sapienza Università di Roma. Il Comitato dovrà approvare gli interventi sulla base delle proposte d'impiego che verranno formulate dagli stessi Presidenti.

Attraverso il numero 45500, dal 29 maggio fino al 10 luglio scorsi, sono stati “promessi” 15,1 milioni di euro (per i quali si attende la proposta congiunta di riparto che deve essere presentata dai Commissari, così come i piani di impiego): di questi, gli importi relativi a sms inviati da telefonini con scheda prepagata sono già stati versati dagli operatori della telefonia fissa e mobile alla Banca d'Italia, e sono in corso di trasferimento sul bilancio del Dipartimento della Protezione Civile, mentre le offerte effettuate da utenze con contratto saranno rese disponibili mano a mano che le donazioni si concretizzeranno attraverso la riscossione in bolletta, senza alcun ricarico.

Lo sforzo di Vita.it nel monitoraggio del percorso dei soldi non finisce qui. Manca infatti ancora un passaggio per spianare la strada all'iter burocratico del denaro. Formigoni, Errani e Zaia infatti devono mettersi ancora d'accordo sulla ripartizione dei fondi. Fino ad allora i soldi non poranno muoversi dalle casse della Protezione Civile.
 


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