Mondo

Filippine: verso stato di emergenza a Mindanao

Per valutare il da farsi si riuniranno in un forum a Zamboanga, ong, associazioni, movimenti per i diritti umani, comitati universitari e realtà missionarie

di Paolo Manzo

Mentre nelle isole Sulu la guerriglia non si ferma, in tutto il paese resta alto il livello di allerta, dopo i tre attentati compiuti nel giorno d San Valentino. La tensione non accenna a diminuire e fra la popolazione filippina c’e’ paura, specialmente nel grandi città. Per questo il governo di Manila sta esaminando la possibilità di dichiarare lo ”stato di emergenza” a Mindanao, la grande isola nel Sud dell’arcipelago dove vive una minoranze musulmana (circa 6 milioni d persone, l’8% della popolazione filippina) che negli anni ha dato vita a diversi movimenti di guerriglia come il ”Moro National Liberation Front” (MNLF) il ”Moro Islamic Liberation Front” (MILF) e anche al gruppo terrorista ”Abu Sayyaf”, dedito ai sequestri. Il piano che il governo filippino potrebbe adottare, se autorizzato dal Congresso, prevede l’attribuzione di speciali poteri alla Presidente Gloria Arroyo, come ha comunicato un portavoce del Palazzo presidenziale. Il piano dovrebbe contemlpare un intensificarsi della pressione militare nelle isole Sulu e a Mindanao e dunque potrebbe generare disagi e sfollamenti della popolazione civile. Attualmente nell’isola di Jolo sono già oltre 3.000 le famiglie sfollate a causa degli scontri, per un totale di oltre 20mila persone. Per esaminare la situazione nelle Filippine Meridionali, e studiare contromisure e soluzioni, si riuniranno nei prossimi giorni a Zamboanga Organizzazioni non governative, associazioni, movimenti per i diritti umani, comitati universitari, in un forum a cui parteciperanno associazioni cattoliche e realtà missionarie. Il forum. come rende noto l’Agenzia vaticana Fides, intende approfondire meglio le radici e le cause degli scontri che stanno ancora sconvolgendo l’isola di Jolo, proponendo soluzioni plausibili al conflitto. Nei giorni scorsi i missionari di Mindanao contattati dall’Agenzia Fides hanno ribadito la loro preoccupazione per la situazione delle Filippine Sud, indicando il pericolo che la tensione possa far naufragare la ripresa di un tavolo di negoziato fra Manila e i guerriglieri del Milf.


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