Cultura
FILIPPINE. Ucciso sacerdote cattolico difensore dei diritti umani
Negli ultimi sei mesi gli omicidi nella regione del Northern Samar sono stati 18
Un sacerdote cattolico è stato ucciso nelle Filippine. A darne notizia è AsiaNews, agenzia online sull’Asia del Pontificio Istituto Missioni Estere. Si tratta di padre Cecilio Lucero, 48enne sacerdote filippino, rimasto vittima di un attentato da parte di sconosciuti nella regione del Northern Samar, a sud est della capitale Manila. Gli investigatori ipotizzano che l’omicidio possa essere legato all’attività di padre Lucero in difesa dei diritti civili e in aiuto della popolazione povera della diocesi.
La polizia afferma che l’agguato è avvenuto alle 8.30 della mattina del 6 settembre. Il sacerdote era a bordo della sua macchina, un van Toyota, quando un gruppo armato di circa 30 persone lo ha attaccato nei pressi del villaggio di Layuhan. P. Lucero è morto sul colpo mentre Isidro Miras e Jose Aguda, le altre due persone che erano a bordo del veicolo insieme al sacerdote, sono rimaste gravemente ferite.
Il sacerdote era parroco di St. Joseph nella città di Catubig. Noto per il suo impegno nell’ambito sociale come direttore del Social Action Center della diocesi di Catarman, p. Lucero era il fratello più giovane di Wilmar Lucero, ex parlamentare nel Northern Samar, e del vice governatore della regione, Antonio Lucero.
Il vescovo di Catarman, Emmanuel Trance, ha ricordato che padre Lucero era «sul fronte della lotta contro le violazioni ai diritti umani» e ha fatto notare che vi sono dei dubbi sulla scorta di poliziotti che avrebbero dovuto difendere il sacerdote. Quello del sacerdote è stato l’ultimo di una serie di assassini che nel Northern Samar hanno avuto come vittime, politici, uomini di affari e operatori dei media. Il Social Action Center afferma che negli ultimi sei mesi gli omicidi nella regione sono stati 18.
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