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FILIPPINE. Chi è l’italiano rapito

È toscano, ha 62 anni e risiede da tempo all'estero

di Gabriella Meroni

Eugenio Vagni, il volontario italiano della Croce Rossa rapito nel sud delle Filippine, ha 62 anni ed è originario di Montevarchi, in provincia di Arezzo, ma risiede da diverso tempo nel Paese asiatico. Lo ha reso noto la Farnesina. L’Unità di crisi del ministero degli Esteri è stata allertata e segue il sequestro in stretto raccordo con l’ambasciata italiana a Manila.

«Un uomo solare», lo definisce un amico, Claudio Ausilio. «Ci siamo sentiti a Natale con Eugenio, era a Bangkok ed era felice perché era stato raggiunto dalla giovane moglie tailandese e dalla piccola figlia di un anno. Siamo cresciuti insieme, poi le nostre strade si sono separate». Vagni si occupava di impiantistica ed entro l’anno avrebbe dovuto fare ritorno in Italia. Ha un altro figlio, di 12 anni, avuto da un precedente matrimonio. La moglie e la bambina lo seguono spesso nei suoi spostamenti, e ora vivono comprensibilmente ore di angoscia, come tutti gli altri familiari, a partire dai fratelli Francesco e Romeo. «Siamo disperati, sappiamo solo che è stato sequestrato – ha detto alle agenzie stampa al telefono la cognata dell’uomo, moglie del fratello Romeo – Sono momenti tristi, vorremmo viverli da soli». L’altro fratello, Francesco, aggiunge: «Al momento non sappiamo molto altro, chiediamo il silenzio stampa». Intanto, la moglie e la bimba di appena un anno di Eugenio Vagni, che dovevano rientrare oggi in Italia, hanno scelto di fermarsi in Thailandia.

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