Non profit

Filantropia: la Cina sorpassa gli Usa anche nel “giving”

Li-Ka-shing, l'uomo più ricco d'Asia, ha deciso di donare un terzo del suo patrimonio (oltre 10 mld) alle sue fondazioni non profit

di Redazione

C’era una volta Bill Gates… Lungo le strade di Hong Kong e Shangai non si parla di solo business e grattacieli futuristici da costruire. Alla (ex?) superpotenza americana, oltre allo scettro di motore economico del mondo, l’Asia contende anche un ruolo guida nelle attività filantropiche.

La svolta arriva da Li-Ka-shing, presidente della multinazionale Hutchison Whampoal e uomo più ricco del continente con un patrimonio personale di 10,9 miliardi di dollari, che ha annunciato di voler devolvere un terzo delle sue fortune alle sue fondazioni non profit.

Una mossa che farà diventare la Li-Ka-shing Foundation un gigante della filantropia, al pari della Ford Foundation, seconda solo (ma forse ancora per poco) alla Bill & Melinda Gates Foundation.

«Negli Stati Uniti», ha detto il 79enne Li-Ka-shinng, «la filantropia degli imprenditori è strettamente legata alla società civile e ne è il supporto dove il Welfare è carente. Oggi anche la Cina sta conoscendo tutto questo».

Dozzine di imprenditori cinesi stanno seguendo il modello di Li-Ka-shing- E anche il partito comunista che governa il Paese si sta aprendo alle istanze delle filantropia, per cercare i coprire le falle generate nella società dal galoppante capitalismo cinese.

La Cina, tuttavia, non ha ancora una legge sulle donazioni. E neppure ci sono norme che obblighino le charities a rendiconti trasparenti sul proprio operato. Ma la situazione, secondo gli esperti, è destinata a cambiare. Il congresso del partito comunista, che si è tenuto lo scorso mese, si è concluso con l’impegno a implementare il Welfare ?attraverso il potenziamento delle charities”.

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