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FIGC-Intralot, Danti (PD): «No a passi indietro sulla ludopatia»

L’eurodeputato del Partito Democratico Nicola Danti interviene nel dibattito relativo all’accordo di sponsorizzazione tra la Nazionale di calcio e Intralot, società del gruppo Gamenet. « No, caro Tavecchio, il gioco d’azzardo non rientra nei valori che il calcio italiano e lo sport italiano dovrebbero promuovere»

di Redazione

L’eurodeputato del Partito Democratico Nicola Danti interviene nel dibattito relativo all’accordo di sponsorizzazione tra la Nazionale di calcio e Intralot, società del gruppo Gamenet, concessionario di Stato per scommesse e slot machine.

«L’accordo di sponsorizzazione tra FIGC e Intralot è una brutta notizia, una scelta davvero infelice che rischia di vanificare, sull’altare degli interessi economici della Federazione, anni di battaglie che Comuni e associazioni hanno combattuto in prima linea per contrastare la diffusione del gioco d’azzardo. Battaglie dettate non da ideologie o moralismo, ma nate dalla necessità di stare vicino alle tante famiglie colpite e distrutte dal virus del “gioco”».

Prosegue Danti: «Ciò che fa più male sono le parole con cui questa “partnership” è stata presentata. Il presidente della FIGC Tavecchio ha celebrato questa sponsorizzazione nel nome della “condivisione di valori” e della diffusione di “comportamenti consapevoli”. No, caro Tavecchio, il gioco d’azzardo non rientra nei valori che il calcio italiano e lo sport italiano dovrebbero promuovere. Un mese fa ci siamo emozionati per le imprese degli azzurri alle Olimpiadi e alle Paralimpiadi, abbiamo gioito e ci siamo commossi per i valori trasmessi dai nostri atleti. La ludopatia non è un valore. La ludopatia è un problema serio che può avere conseguenze sociali devastanti per le nostre comunità».

«Nel mio piccolo ho cercato di contrastarla fino da quando sedevo in Consiglio regionale. Tanti passi avanti sono stati fatti nei nostri territori, a partire proprio dalla legge “No slot” toscana. Oggi non possiamo permettere che ne venga fatto uno enorme all’indietro. Per questo – conclude Danti – ci attiveremo in ogni livello e chiederemo formalmente di rivedere l’accordo tra FIGC e Intralot.»

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