Sostenibilità

Fido non avrà la solita estate

La Lav raccoglie firme per contrastare l’abbandono degli animali domestici

di Redazione

Anche questa estate saranno almeno 150 mila gli animali che rischiano di essere abbandonati dai proprietari in partenza per le vacanze. Che probabilmente non pensano a quale destino attende le loro bestiole. Dopo essere ?scaricati? in mezzo alla strada, infatti, l?ottanta per cento di questi infelici animali sarà vittima di incidenti stradali (facendo correre rischi anche agli automobilisti), morirà di stenti o finirà in mano di malintenzionati che lo utilizzeranno per farlo combattere contro altri suoi simili (come nel caso dei combattimenti clandestini tra cani che tra l?altro ?foraggiano? la malavita).
Per tutto questo, ma non solo, il randagismo è un fenomeno molto grave, in cui si calcola siano coinvolti in Italia qualcosa come 600 mila cani e un milione e 300 mila gatti, almeno stando agli ultimi dati disponibili che si riferiscono al 1996 (ma per alcune regioni le ultime cifre fornite risalgono al ?93). In pratica, sempre stando a questi dati, 1 cane su 10 e addirittura 1 gatto su 5 è randagio, abbandonato, senza dimora. Eppure per limitare il problema basterebbe applicare la legge, come ricorda la Lav (Lega antivivisezione), che a questo proposito ha preparato anche una petizione popolare: a distanza di 8 anni dall?emanazione della norma quadro 281/91, molte regioni ignorano il problema. E così pochissimi proprietari di animali iscrivono i loro cuccioli all?anagrafe canina e non li tatuano; quanto ai canili che dovrebbero ospitare i randagi, moltissimi comuni non ne hanno istituiti a norma, mentre proliferano gli asili privati che a fronte di rette milionarie non forniscono strutture e cure adeguate. Così la Lav lancia due iniziative collegate, una diretta a limitare gli abbandoni, l?altra ad applicare la legge vigente contro il randagismo. Con lo slogan «Denunciate di avere una coscienza, denunciate chi lo ha abbandonato», la Lav punta a sensibilizzare tutti i cittadini verso un?azione che non solo è un reato penale, ma anche un gesto moralmente condannabile che non deve più passare inosservato. Una campagna pubblicitaria ad hoc sarà pubblicata sui maggiori organi di informazione e diffusa anche attraverso i canali dell?Aci, a stretto contatto quindi con gli automobilisti. Per quanto riguarda la petizione, essa chiede l?approvazione di norme che permettano di iscrivere gli animali domestici nello stato di famiglia, la defiscalizzazione degli acquisti di mangimi e medicinali per chi adotta randagi, la costituzione o il risanamento di canili sanitari e rifugi cui possano accedere rappresentanti di associazioni animaliste per verificarne la corretta gestione. La raccolta delle firme per la petizione termina il 31 dicembre; fino a quella data è possibile firmare e/o richiedere un modulo per la raccolta a Lav, via Sommacampagna 29, 00185 Roma, telefono 06 4461325, lav@mclink.it

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