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Fiat: per Formigoni incentivi solo per auto ecologiche
E per l'usato abbassare i costi dei passaggi di proprietà, è la proposta del Governatore lombardo
di Redazione
Finalizzare gli incentivi ai soli veicoli che producono meno impatto ambientale come quelli e metano, ibridi e Euro 4, favorendone l’ acquisto riducendo l’ Iva, riattivare il mercato dell’ usato bloccato dai costi dei passaggi di proprieta’ con incentivi per le fasce sociali piu’ deboli purche’ gli acquisti riguardino auto con caratteristiche non dannose per l’ ambiente. Questo gli interventi che andrebbero fatti secondo il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, per risolvere la crisi della Fiat e rilanciare piu’ in generale i consumi nel paese. Le proposte sono state inviate da Formigoni al presidente del consiglio Silvio Berlusconi, e ai ministri Tremonti, Matteoli e Lunardi. Si tratta di ipotesi ”confortate”, dice Formigoni, dalle riflessioni emerse al tavolo ”Auto Nuova Lombardia 2005”, l’ iniziativa permanente che la Regione ha avviato con le maggiori case produttrici di automobili per arrivare, entro il 2005, ad avere un parco auto molto meno inquinante rispetto all’ attuale. La crisi Fiat e il fatto che il gruppo del Lingotto sia massicciamente presente anche in Lombardia, scrive Formigoni, lo inducono a proporre delle modalita’ innovative per affrontare la questione, sulla base ”dell’ esperienza maturata nella Regione nel corso dell’ emergenza ambientale dei mesi scorsi”. La convinzione di Formigoni e’ che la crisi Fiat potra’ essere superata ”solo grazie all’ innovazione tecnologica”, ed in questo il governatore lombardo si ritiene confortato dagli esiti del tavolo attivato. ”E’ necessario costruire un percorso che preveda interventi a livello istituzionale, indirizzi di ricerca – aggiunge – e strategie aziendali volte alla graduale introduzione di tecnologie in grado di consentire l’ approdo all’ emissione zero”. Si tratta, a suo giudizio, di agire da un lato sulle aziende ”incentivando l’ introduzione di tecnologie eco-compatibili”, dall’ altra di incentivare ”comportamenti individuali che favoriscano lo sviluppo sostenibile superando la genericita’ degli incentivi alla rottamazione adottati in passato”. ”La ricaduta economica di queste iniziative – conclude Formigoni nella sua lettera facendo riferimento alle sue due proposte – non si misurerebbe soltanto in termini di incentivi per il settore automobilistico e dei settori connessi, ma anche in termini di riduzione dei costi sociali in campo sanitario e ambientale”.
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