Welfare

Fiat: maratona di solidarieta’ per gli operai siciliani

'Lo sport corre per il diritto al lavoro' quindici atleti hanno corso la maratona della solidarieta', un gesto per far sentire ai dipendenti Fiat il calore della gente comune.

di Redazione

Un lungo abbraccio da Palermo a Termini Imerese. Con la maglietta con su scritto ‘Lo sport corre per il diritto al lavoro’, quindici atleti hanno dato oggi vita alla maratona della solidarieta’, un gesto simbolico per far sentire ai dipendenti Fiat e dell’indotto il calore della gente comune. Il primo frazionista e’ stato Toto’ Antibo, campione europeo dei 10.000 metri, partito dallo stadio delle Palme di Palermo poco dopo le 9,15. La prima sosta cento metri dopo, quando davanti allo stadio Renzo Barbera l’addetto stampa del Palermo, ha consegnato, a nome della squadra, il gagliardetto con su scritto ‘Un grosso augurio per vincere questa ‘partita’. Subito dopo la corsa e’ ripresa alla volta di Termini Imerese. Davanti alla Fiat di via Imperatore Federico di Palermo il testimone e’ passato all’arbitro di calcio di serie A e B Fabrizio Cannella, quindi all’amatore Toto’ Ganci, al maratoneta Francesco Ingargiola, al giornalista del Corriere dello Sport Salvatore Geraci, in rappresentanza dell’Ussi, all’allenatore Aldo Siragusa, alla primatista italiana under 23 di mezza maratona, Anna Incerti, al mezzofondista Ivan Catastimeni, all’amatore Giuseppe Monarca (dipendente Fiat) e alla promessa Alessandro Lo Cicero. Ultimi due frazionisti gli azzurri Vincenzo Massimo Modica, argento in maratona ai mondiali di Siviglia ’99, e Rachid Berradi, primatista italiano di mezza maratona e ideatore della manifestazione. I due hanno percorso gli ultimi chilometri fianco a fianco tenendo con una mano la fiaccola. Negli ultimi 300 metri si sono aggiunti tutti gli altri protagonisti che, insieme alle ragazze della Danone Palermo (Ana Paula Mancino, Ilenia Di Blasi e Antonela Moltrasio) e ai dipendenti Fiat, hanno percorso gli ultimi metri avvolti in uno striscione della Fiom. Sul traguardo l’abbraccio fra atleti e dipendenti, la consegna del gagliardetto e tanti incoraggiamenti per la trattativa che si terra’ in serata a Roma. La fiaccola e’ stata piantata sull’aiuoladavanti allo stabilimento ”con la speranza che sia di buon auspicio – ha spiegato Agostino Cosentino, 14 anni in catena di montaggio – Siamo stati abbandonati dalle istituzioni, ma la gente comune ha capito che e’ un problema di tutti”.


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