Sostenibilità
Fiat a tutto gas (metano)
Con oltre 100mila auto consegnate, il gruppo torinese è leader nel settore delle auto alternative. E ha tutta lintenzione di proseguire in questa strada
di Redazione
Il rilancio della Fiat è ormai un fatto. Con il gruppo che macina utili (1,2 miliardi), torna a distribuire dividendi agli azionisti e il settore a quattro ruote, il grande malato dell?azienda, che balza al sesto posto delle vetture più vendute in Europa (+16,7% rispetto al 2005). Merito, certamente, di prodotti rinnovati e di un look decisamente più accattivante rispetto al passato, ma è anche il risultato della piccola rivoluzione verde inaugurata da Mirafiori, che ha scelto di investire molto sul gas naturale e, nel lungo termine, sull?idrogeno.
«Fiat», racconta Ezio Volpi, responsabile dei progetti di propulsione alternativa della casa torinese, «ha puntato sul gas naturale fin dalla metà degli anni 90 e ha introdotto sul mercato la più vasta e diffusa gamma di veicoli alimentati con questo tipo di combustibile. Senza dubbio la tecnologia del metano è una delle più promettenti fin da subito per ridurre in modo significativo sia l?inquinamento ambientale dei grandi centri urbani e le emissioni di CO2».
E l?attenzione all?ambiente e alla sostenibilità sta pagando. Dal 1998 al 2006, Fiat, prima in Europa a introdurre vetture alimentate con doppio sistema di iniezione a controllo elettronico, ha consegnato oltre 100mila auto a metano (e in questi giorni sta per lanciare la Panda Natural Power) diventando leader incontrastato del settore. Dalla Fiat Marea Power degli albori all?attuale linea Natural Power, che ha in campionario veicoli commerciali e privati, come la Punto, la Multipla, il Ducato e il Doblò. Un comparto che vale ancora una minima fetta del mercato, non oltre il 3%, ma su cui in molti scommettono per l?avvenire. «Prevediamo per i prossimi anni», spiega Volpi, «una crescita della domanda annua a un ritmo di 35mila unità. E in futuro ci aspettiamo un ulteriore sviluppo grazie all?introduzione della Panda Panda, la prima city-car con doppia alimentazione metano-benzina».
Oggi, secondo l?osservatorio Metanauto, si può arrivare al 40% di sconto, grazie alle politiche di incentivi, sull?acquisto di auto bi-fuel (metano e benzina). Una scelta ecologica ed economica che ha convinto 400mila italiani a guidare un?auto a metano: il costo del pieno per una utilitaria non supera i 10 euro e consente un?autonomia di 250/300 km. Eppure, a fronte del parco macchine più ampio d?Europa, l?Italia dispone di soli 500 distributori a metano, contro i 700 della Germania installati in solo due anni e mezzo. E qui piovono le critiche verso le campagne di aiuti pubblici che premiano le aziende automobilistiche senza però intervenire efficacemente nello sviluppo delle stazioni di rifornimento. Malgrado accordi come quello siglato nel 1997 tra Fiat ed Eni per il potenziamento della rete dei distributori a metano, che sono ancora lontani rispetto agli impegni promessi.
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.