Welfare

Fiat: a Milano corteo con in testa operai di Arese

"Dall'Alfa di Arese a Termini Imerese uniti nella lotta" lo striscione in testa al corteo

di Redazione

Il corteo dei lavoratori contro il piano Fiat si e’ messo in marcia da piazza San Babila verso la sede dell’Assolombarda, l’associazione degli industriali milanesi. In testa, lo striscione dei lavoratori dell’Alfa Romeo di Arese (”dall’Alfa di Arese a Termini Imerese uniti nella lotta”). Dietro, le bandiere della Fiom, dei Cup, della Uil Ca di Milano (lavoratori del credito, delle esattorie e delle assicurazioni), lo Spi di Milano, la Fim Cisl, i Ds ambrosiani, Rifondazione comunista (”nazionalizzare la Fiat, l’Alfa Romeo non si tocca”, recita lo striscione), la Rsu della Pirelli Bicocca (anche il gruppo guidato da Marco Tronchetti Provera ha annunciato esuberi, sia pure per il 90% all’estero, ndr) e anche gli inossidabili stalinisti del partito marxista leninista italiano (”respingere il piano di Agnelli, la Fiat va nazionalizzata”). Il corteo non si fermera’ all’Assolombarda, ma proseguira’ unitariamente per protestare sotto gli uffici del ministero del lavoro vicino a piazza Duomo e per recarsi poi sotto la sede della Ag Lincoln, in via Borgonovo la multinazionale che ha acquistato l’area su cui sorge lo stabilimento di Arese”. Il corteo marcia ordinato e chiassoso: oltre ai fischietti e ai campanacci, risuonano le note di ”Contessa” e invocazioni come ”Agnelli in galera”. Il corteo sta sfilando lungo via Larga scandendo ”il posto di lavoro non si tocca, Milano e Termini Imerese unite nella lotta”.


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