VENEZIA (Lido)
La villa degli autori è sicuramente il luogo più umano del festival di Venezia, ogni giorno ci si ritrova a mangiare alle 13h.30, gratis, seduti su poltrone di vimini a chiaccherare di cinema, di festivals e di tante altre cose più o meno serie.
Un luogo veramente piacevole dove alle 15.30 si svolgono incontri condotti da Luciana Castellina e Giorgio Gosetti su temi quali:
le tendenze, i modelli, le formule, l’etica del vedere, i modi del racconto, i nuovi percorsi, il cinema del reale, le diversità culturali.
Sicuramente il cinema italiano che si trova qui cerca di ritrovare se stesso provando a capire il senso della propria identità perduta.
Molte volte, nel passato, tante, troppe parole in libertà e in ordine sparso che al primo squillo di tromba hanno assistito a indecorosi voltafaccia per la pagnotta filmata, odiata e agognata nello stesso tempo.
Qui, forse, si tenta di constatare l’eventuale esistenza di una nouvelle vague italiana che inesorabilmente sarà inghiottita dalla voracità del mercato che la appiattirà ai modelli televisivi dominanti.
C’è bisogno sicuramente di qualcosa di nuovo e di molto forte che sia in grado di rinnovare e di testimoniare un cinema che aiuti a costruire nuove prospettive, a farci sognare e a convincerci che si puo’ essere importanti per noi stessi, per i nostri figli e per il loro futuro.
Il prezzo da pagare è molto alto, più di tutti i caffè e i toast dell’hotel Excelsior.
17 centesimi al giorno sono troppi?
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