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Festa dell’Europa: Finalmente il dominio .eu

L'Europa ha finalmente il suo primo nome a dominio internet

di Giulio Leben

L’Europa ha finalmente il suo primo nome a dominio. E’ stato battezzato ”eurid.eu”, ed e’ stato attivato dall’omonimo consorzio Eurid a cui l’Unione Europea ha assegnato, primo caso di appalto di servizio pubblico oneroso, la gestione del nuovo suffisso Internet. E con il nuovo ”.eu” due lettere si aggiungono cosi’ alla galassia di suffissi che gia’ popolano la rete. Dall’italianissimo ‘.it’, al quarto posto con circa 1,1 milioni di utenti, on line troviamo infatti dal dominio tedesco ‘.de’, a cui spetta il primato europeo, con i suoi 8,3 milioni di domini, all’inglese ‘.uk’ che conta 3.700 nomi a dominio. A questi segue l’olandese ‘.nl’ con 1,3 milioni di domini, cui si accompagnano i domini piu’ generici e molto sfruttati ‘.com’ e ‘.net’, che rappresentano un ambito ”marchio di qualita”’ per tutto il mondo produttivo europeo. E, secondo le stime, sono oltre un milione le richieste latenti di registrazione di domini ‘.eu’ che il consorzio potrebbe accogliere nei primi dodici mesi di servizio. Una svolta epocale, dunque, che parla anche italiano. Tra i soci fondatori del consorzio, infatti, vi e’ anche il Cnr attraverso il suo Istituto di informatica e telematica (Iit) di Pisa, che in Italia gia’ assegna tutti i domini a targa ‘.it’. Oltre all’Iit-Cnr, all’avanguardia in Europa per la gestione di archivi informatici di enormi dimensioni, EuRid e’ inoltre sostenuto dal registro belga (Dns.be) e da quello svedese (Nic.se). ”A partire dal 2006 chiunque, con il solo vincolo della maggiore eta’ e della cittadinanza di un paese membro dell’UE, potra’ registrare un numero illimitato di nomi a dominio ‘.eu”’ spiega Franco Denoth direttore dell’Istituto del Cnr. ”Ma -avverte Denoth- la corsa alla targa europea comincera’ ben prima. Gia’ tra ottobre e novembre le organizzazioni governative e le imprese titolari di marchi potranno far valere una sorta di ‘diritto di priorita”, il cosiddetto ‘sunrise period’ che, articolato in due distinte fasi, dovrebbe limitare al minimo i casi di accaparramento di nomi appetibili e le conseguenti controversie”. Al momento Eurid sta gia’ accreditando i primi ‘registrar’,cioe’ i fornitori di servizio che rappresentano il tramite tra l’utenza e il consorzio stesso, che dovranno aderire anche a un codice di buona condotta.


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