Economia
Ferrovie e Microsoft, solidarietà fuori binario
Alcuni consigli utili di Riccardo Bagnato
Nel numero 19 di Vita, cercavamo di dare qualche consiglio sia alla azienda che alle tante organizzazioni non profit in attesa dei nuovi bandi per il progetto solidarietà 2003 di Microsoft (www.microsoft.com/italy/noprofit).
In quell’occasione però abbiamo sottolineato come la solidarietà necessiti, prima di tutto, di precisione e serietà, caratteristiche che, francamente, sembravano non essere applicate a pieno in quell?occasione, per quanto il progetto fosse e sia oltremodo apprezzabile.
Fare solidarietà non è quindi un?attività tanto per, anzi. Lo dimostra il sito Ferrovie dello Stato: confuso, pesante, poco accessibile e per nulla usabile. Un esempio: dal sito in questione cosa ci si aspetta? L?orario dei treni, no? Bene. Tre click separano l?utente dall?orario dei treni.
Giunti nella pagina, il box in cui imputare i dati per verificare quale treno prendere si trova sulla destra della videata, in un?apposita frame (ovvero una pagina tecnicamente separata), tale per cui risulterà difficile per un utente non particolarmente ?sgamato? aggiungerla fra i preferiti. Per non dire del popo-up, ovvero finestrella automatica che ci impedisce di completare la digitazione dei dati al momento della sua comparsa, non richiesta.
Per non parlare dell?impostazione grafica, diversa da pagina a pagina, dovuta a continui accorgimenti e restyling che disorientano l?utente. E dell?accesso a non vedenti e ipovedenti, che dire?: impossibile.
Detto ciò, a rendere il tutto leggermente più fastidioso è la sezione ?Ferrovie e solidarietà? in cui si presenta un numero del 2002 di Linea Diretta, molto interessante, su cui si presentano progetti di tutto rispetto: ma dopo? Da allora? Più nulla, sembrerebbe.
Come per Microsoft, anche le Ferrovie dovrebbero forse aggiornare la pagina. Ma la sensazione è che per certuni sia, la solidarietà, una cosa da farsi una tantum, una volta all’anno. Ma non è così.
E’ molto di più, anzitutto è quotidiana: perché allora, ad esempio, non mettere ordine e semplificare il sito delle ferrovie, ed essere così solidali coi propri utenti/clienti, nessuno escluso?
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