Famiglia
Ferrero: l’allungamento della vita non significa più lavoro
"È necessario costruire un ruolo sociale dell'anziano, legato a un fare volontario"
di Redazione
“L’invecchiamento attivo non coincide per nulla con l’allungamento della vita lavorativa, ma piuttosto con la produzione di un ‘fare’, volontario, dedicato alla produzione di relazioni sociali”. E’ questo un passaggio delle conclusioni al rapporto nazionale 2007 sulla condizione ed il pensiero degli anziani messo a punto da Ageing Society – Osservatorio della terza eta’ scritte dal ministro della Solidarieta’ sociale, Paolo Ferrero. “Credo – sottolinea il ministro – che sia necessario affermare il principio per cui il lavoro dedicato alla produzione di merci non e’ l’unica forma di attivita’ socialmente utile”. Contro la proposta di prolungare la vita lavorativa che emerge di fronte all’allungamento dell’eta’ media, “come se le uniche due funzioni riconosciute socialmente fossero la formazione e la produzione di merci”, il ministro Ferrero, al contrario, evidenzia come “sia necessario costruire un ruolo sociale dell’anziano, diverso da quello del mero produttore di merci, e che la vocazione della terza eta’ sia la produzione e la cura delle relazioni sociali”.
Un ulteriore passaggio delle conclusioni e’, inoltre, dedicato al fondo per le persone non autosufficienti, una richiesta per altro avanzata nella manifestazione dei pensionati del 12 giugno. “Un impegno specifico del governo riguarda l’attenzione verso le persone anziane piu’ fragili, attraverso l’istituzione del nuovo Fondo per le Non Autosufficienze e la determinazione dei Livelli Essenziali delle prestazioni che dovranno essere garantiti uniformemente su tutto il territorio nazionale”. L’intenzione del ministro della Solidarieta’ sociale e’ che “in stretta collaborazione con le Regioni e gli Enti Locali, alle persone anziane non piu’ autonome ed alle loro famiglie, sia assicurato un sistema di servizi che garantisca una vita dignitosa all’interno dell’abituale contesto di relazioni affettive”.
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