Volontariato

Ferrero: la Finanziaria sarà il banco di prova per governo

Così il ministro della Solidarieta' sociale Paolo Ferrero in una intervista a 'l'Unita''

di Paolo Manzo

Il governo deve garantire che ”non si rompa il rapporto tra partiti, programma e consenso. La Finanziaria sara’ il banco di prova. La parola d’ordine deve essere: questa volta pagano gli altri”. Lo dice il ministro della Solidarieta’ sociale Paolo Ferrero in una intervista a ‘l’Unita”. ”C’e’ una costante nell’arco degli ultimi 25 anni che ha visto scendere gli stipendi e le pensioni sul complesso del Pil e salire le rendite. O questo governo propone un’azione di redistribuzione del reddito e per questa via lavora in coerenza con il proprio programma, costruendo un blocco sociale riformatore nel Paese, oppure rischia di essere travolto dal tipico: sono tutti uguali”. Per Ferrero, la Finanziaria deve seguire ”molto di piu’ il programma dell’Unione e meno il Dpef, perche’ le due cose non coincidono”. Ferrero parla anche dei temi di attualita’ politica, come l’appello di Pier Ferdinando Casini e l’allargamento della maggioranza. ”Sulle materie riguardanti il quadro democratico del Paese non solo e’ giusto ma obbligatorio il confronto. Altro conto pero’ sono le politiche. I due schieramenti si sono presentati al voto con programmi molto diversi”, dice. Sull’allargamento, ”non ci vedrei nulla di male se qualche parlamentare di centrodestra decidesse di votare proposte politiche avanzate dal centrosinistra in coerenza con il programma. Ma riterrei un tradimento di fondo e un ulteriore elemento di crisi della politica che in nome della dialettica parlamentare si abbandoni il programma”. Ferrero, inoltre, esalta le nuove norme sull’immigrazione: ”Noi rinnoviamo il patto costituzionale che prevede che chi sta sul territorio ha il diritto di esprimersi. Come e’ stato nel ’48 nei confronti delle donne, oggi noi facciamo un’operazione di inclusione nei confronti di quella quota di popolazione che vive e lavora in Italia mache e’ stata tagliata fuori adi processi decisionali”. Per il ministro, tra l’altro, ”la Bossi-Fini va superata. Dovremo fare una nuova legge sull’immigrazione che innanzitutto renda possibile l’ingresso regolare in questo Paese”.


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