Famiglia

Ferrero: incontro sulla Bielorussia già lunedì

Il ministro propone a Bindi e D'Alema un incontro per cercare una soluzione al mancato arrivo dei minori adottabili

di Sara De Carli

Il ministro della Solidarieta’ Sociale, Paolo Ferrero, ha risposto alla lettera che il ministro Bindi gli ha inviato nel terdo pomeriggio chiedendo una ”convocazione urgente” dei ministri competenti oltre il suo, Esteri e Famiglia, sui i soggiorni di cura in Italia dei bambini bielorussi. Ferrero ha proposto la data di lunedi’ prossimo. Nella riunione dovrebbero essere affrontati sia il tema di rapporti con la Bielorussia, sia di come trovare il modo per garantire a tutti i bambini il viaggio per le prossime festività, così come fino a poche ore fa sembrava confermato.

”Le coppie affidatarie sono le coppie che non adottano. E’ arrivato il momento di una normativa sull’ affido internazionale. E’ fondamentale arrivare presto ad una regolarizzazione di questa materia, che si ripresenta ogni tre mesi”: così il ministro Bindi nel corso del convegno dell’AIMMF, l’associazione italiana dei magistrati per i minori e per la famiglia, in corso a Paestum. ”La decisione dei bielorussi di escludere i bambini adottabili dai soggironi natalizi è una cosa aberrante, di cui pero’ non possiamo non sentirci in parte responsabili, specie per la confusione che regna tra soggiorno, affido ed adozione. La via maestra e’ quella che seguiamo in campo nazionale – ha concluso la Bindi – le coppie affidatarie sono le coppie che non adottano”.

Nel pomeriggio il ministro Ferrero ci aveva spiegato le ragioni per cui laveva chiesto e ottenuto lo stralcio della questione degli affidi internazionali dal ddl approvato in consiglio dei ministri il 15 novembre. «Non nego la necessità di dare un quadro più preciso alle accoglienze di minori stranieri, ma ritengo che molti nodi possono essere affrontati con decreti ministeriali, senza irrigidire troppo la materia, come farebbe una legge». In particolare il ministro non riteneva opportuno intervenire sulla delicata materia delle accoglienze internazionali prima che si fosse conclusa in maniera positiva la discussione in corso sui soggiorni dei bambini bielorussi, che sono la parte anche solo numericamente più rilevante della questione. Il ministro Ferrero, tuttavia, non aveva voluto anticipare nulla sulla soluzione della partecipazione di tutti i bambini bielorussi, trincerandosi dietro la necessità di mantenere il riserbo su una trattativa diplomatica così delicata. «Il rinnovo delle competenze del Comitato minori stranieri è già contemplato nella modifica alla Bossi Fini», ha spiegato Ferrero. «Il nodo bielorusso per me è determinante: è un nodo delicato, intervenire in questa fase così delicata mi sembrava inopportuno. Per di più ritengo inaccettabile prendere qualsiasi tipo di decisione sulle associazioni di famiglie dedite all’accoglienza senza averle prima consultate: è inaccettabile per il mio ministero, dopo questi mesi di così intensa collaborazione con loro». Nel giro di un paio d’ore, la preoccupazione del ministro si è rivelata fondata.


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