Formazione
Ferragosto, c’è il pienone al Lido Coop
Mini guida per un'estate fuori dagli schemi. Da Nord a Sud, dalle spiagge ai parchi delle città, sono moltissime le cooperative sociali che gestiscono servizi turistici e ricreativi.
di Chiara Sirna
In materia di comfort non hanno nulla da invidiare ai grandi tour operator. In fatto di accessibilità, integrazione e convenienza non li batte nessuno. Per quanto all?apparenza possano sembrare uguali a tante altre, le strutture turistiche gestite da cooperative sociali in realtà del tutto comuni non sono. Che si tratti di spiagge, lidi, ostelli, camping, alberghi, case-vacanze o villaggi, l?approccio non cambia: la prima regola è garantire accessibilità a 360 gradi e la seconda ?arruolare? nell?organico persone che difficilmente troverebbero impiego altrove. Ecco i segreti di queste isole di solidarietà nel mare del turismo.
Piastrelle e ombrelloni
Spiagge solidali crescono: è il caso di dirlo, perché lidi e spiagge gestite da cooperative sociali stanno proliferando. Spiaggia e ostello della gioventù a 250 metri dal mare a Lu Bagnu, frazione di Castelsardo (Sassari), portano la firma della cooperativa Pergo. «Era una casa-colonia per bambini di proprietà della parrocchia», spiega il presidente, Gavino Soggia. «La Caritas ci segnala chi ha bisogno di lavoro». Oggi l?organico conta 5 soggetti svantaggiati tra disabili fisici, psichici e un ex alcolista, arruolati in cucina, per le pulizie, l?animazione e il noleggio in spiaggia. E in un prossimo futuro il numero potrebbe crescere: si sta pensando di fondare una cooperativa di tipo B che possa fornire lavoro tutto l?anno, magari nelle mense scolastiche già gestite dalla stessa coop. La spiaggia, anche se privata, non è off limits. L?accesso è gratuito. Da pagare c?è soltanto il noleggio di barche, gommoni e moto d?acqua. Per i disabili fisici è stata studiata un?imbarcazione ad hoc per escursioni, immersioni, diving al parco dell?Asinara e corsi di pesca.
Sotto la stella del turismo sociale è nata anche la spiaggetta Le Dune sul lungomare di Marina di Vecchiano (Pisa), iperattrezzata, eppure a prezzi contenuti (11 euro per un ombrellone e due sdraio). Qui la gestione è tripartita: alla pulizia della spiaggia ci pensa la cooperativa Poseidon, il bar è amministrato da Donne e Lavoro e infine lo stabilimento balneare dalla cooperativa Pozzuolo. «Non ci sono barriere architettoniche», spiega il presidente, Sergio Parietti. «Ed è tutto piastrellato per le carrozzine». In luglio tutti gli anni vengono riservati gratuitamente 5 ombrelloni, 3 volte la settimana, per i bambini della Bielorussia in vacanza. Poco distante invece, sul lungo mare di Viareggio, la stessa Poseidon ha recuperato uno spazio balneare in degrado, trasformato in dormitorio per ambulanti e discarica.
Più a sud, il lido senza barriere di Acquazzurra a Stilo (Reggio Calabria), antica Kaulon della Magna Grecia, è gestito dalla cooperativa Albachiara. Servizi all inclusive: bar, sdraio e ombrellone (a soli 5 euro al giorno) e, a richiesta, guide turistiche per visitare la zona.
Un bungalow sul lago
Immersa nell?isola verde del Lago di Bomba, in Abruzzo, la cooperativa Socialtur turistica gestisce la spiaggia e un villaggio completo di hotel, bungalow, campeggio, bar, ristorante e piscina. Il tutto rigorosamente accessibile. Tra i 20 addetti si contano anche 3 malati psichiatrici assunti a tempo indeterminato con contratto turistico e svariati inserimenti stagionali di ex tossicodipendenti con compiti di manutenzione, gestione del chioschetto, trasporto e accompagnamento dei turisti, biancheria e segreteria. Il villaggio promuove pacchetti turistici per disabili fisici e mentali, comprensivi di corsi specifici, come quello di orientamento e autodifesa per non vedenti, attività ricreative di vario genere ed escursioni. Per il prossimo 10 agosto il programma prevede una serata umoristica, con fumettisti e disegnatori professionisti in gara. Il 20 una rassegna di musica con gruppi di giovani emergenti. E tutti i week-end l?appuntamento è con In conviviale con la nonna,cucina tradizionale con dimostrazioni pratiche, degustazioni e distribuzione dei ricettari.
La cornice lacustre domina anche spiaggia e ristorante Al Desenzanino, sul lago di Garda, gestiti dalla cooperativa sociale La Cascina che per i servizi di pulizia e noleggio sdraio e ombrelloni ha inserito due soggetti psichiatrici.
Tra zuppe e baby sitter
Per respirare aria di tradizioni e familiarità basta fare tappa all?ostello Ai Canipai a San Romano di Garfagnana (Lucca), gestito dalla cooperativa Tessa. Il personale, rigorosamente femminile, sarà in grado di proporvi itinerari su misura e farvi degustare tutte le prelibatezze gastronomiche della tradizione. «Il nostro obiettivo», spiega la presidente Marzia Cassettari, «è far riscoprire la cucina di un tempo, con prodotti rigorosamente locali». Il tutto a prezzi modici, tra i 18 e i 25 euro. La coop offre anche noleggio di mountain bike, mini officina di riparazioni e pacchetti turistici studiati ad hoc per le mamme in vacanza, con baby sitteraggio di gruppo a soli 15 euro l?ora. In collaborazione con le Asl locali, inoltre, spesso si ospitano persone con disagi di varia natura per borse lavoro.
E per chi resta in città…
Non andate in vacanza ma volete sbizzarrirvi lo stesso? Se restate a Padova il divertimento non manca. Il ventaglio dell?offerta varia da rassegne teatrali a concerti di band emergenti, spettacoli per bimbi, feste multietniche, un festival (a settembre) a base di spritz (aperitivo tipico) con stand e laboratori di musica ed esibizioni. La cornice è d?eccezione: il Parco degli Alpini, il più grande della città, gestito da 3 anni dalla cooperativa sociale Polis Nova. «Della chiusura e apertura, così come della pulizia interna e della gestione del bar, se ne occupano i ragazzi del nostro centro diurno per soggetti psichiatrici», spiega Massimo Citran. «Il nome con cui abbiamo battezzato quest?isola di ritrovo, Crazy Village, è volutamente ironico».
Altra oasi verde, questa volta però poco distante da Milano, tra Paderno e Trezzo d?Adda, è l?Ecomuseo di Leonardo, gestito dal consorzio di cooperative sociali Il Solco Priula: 14 stazioni all?aperto con percorsi di educazione ambientale e due sale con pannelli e postazioni multimediali per riscoprire i segreti della vita di Leonardo in quei luoghi.
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