Non profit

Ferie e permessi retribuiti anche per persone disabili

Pochi dubbi nell’interpretazione della legge 104/92

di Redazione

Mia figlia, portatrice di handicap, è stata assunta alcuni mesi fa in un ufficio pubblico. Di recente le è stato comunicato che nel caso si dovesse assentare dal luogo di lavoro, gli evenutali permessi incideranno sulla maturazione delle ferie e della tredicesima. Vorrei sapere se è vero, come si può eventualmente tutelare mia figlia e cosa dice esattamente la Legge in proposito. G.L. (Torino) Il lettore ha ragione: i permessi giornalieri di due ore e quelli mensili di tre ore, consentiti per per legge ai dipendenti portatori di handicap, non incidono affatto sulla maturazione di ferie e tredicesima. Lo ha confermato, tra l?altro, anche il giudice del tribunale di Milano, in funzione di Giudice del lavoro, con una sentenza emessa di recente (la n. 2981 del 26/11/99) in cui le Poste Italiane sono state condannate alla resistuzione al dipendente che aveva usufruito di tali permessi, di quanto trattenutogli dalla tredicesima, consentendogli la fruizione di sei giorni di ferie. Parla chiaro, infatti l?art.33, comma 6, della Legge n.104/92 che stabilisce che il dipendente portatore di handicap, maggiorenne in situazione grave, ha il diritto ad usufruire dei permessi previsti dal comma 2. Ovvero due ore di permesso giornaliero retribuito; il comma 3 stabilisce, invece, tre giorni di permesso mensili che possono essere utilizzati in forma frazionata ma anche in modo continuato. Si tratta, infatti, di una normativa di tutela richiamata dal Ccnl del 26/11/94 che prevede, all?art.22, il riconoscimento delle agevolazioni contenute negli artt. 21 e 33 della stessa Legge 104/92. Tra l?altro nel caso appena citato l?ufficio postale aveva confermato che il dipendente aveva usufruito dei tre giorni di permesso mensile e che gli erano stati riconosciuti 29 giorni di ferie all?anno, tre in meno rispetto ai 32 previsti dal contratto. Nella motivazione della sentenza, il giudice del lavoro di Milano rimproverava alle Poste di aver tralasciato una parte del regime normativo vigente: le disposizioni dettate dal decreto legge 28/8/93, n. 324 (convertito poi in legge 27/10/93 n. 243) nelle quali si afferma ?hanno diritto a tre giorni di permesso mensile? (dell?art.33 comma 3 Legge 104/92), vanno interpretate nel senso che il permesso mensile deve comunque essere retribuito.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA