Non profit

Fenomeno odio

Il boom del blog che invita a sfogarsi online esplode su Facebook. 79 mila fan in 5 giorni (3500 adesioni l'ora)

di Lorenzo Alvaro

Boom di odio su Facebook. Non è un modo di dire ma il modo più semplice per spiegare l’ultimo tormentone esploso sul social network. Si chiama VIODIO e ha già 78384 fan in crescita al ritmo di oltre 3500 adesioni ogni ora.

Il concetto è molto semplice: di base c’è uno sfondo nero con in basso la scritta bianco “vi odio” o “ti odio”, ogni utente può aggiungere tutto quello che desidera e che mal sopporta. Il creatore Gabriele Coletti, 24enne di Treviso e studente di design allo Iuav di Venezia, ha avuto l’idea dopo i disagi ai treni dovuti alla neve. Racconta che dopo sette ore di viaggio, tornato a casa, si è seduto al pc e ha creato su Tumblr il blog postando la prima delle ormai celebri scritte: “Trenitalia ti odio”.

Il vero boom è stato lo sbarco dell’applicazione su Facebook, di giovedì scorso, con cui le odio-dichiarazioni sono cresciute superando quota cento. Ce n’è per tutti i gusti. Si va da messaggi simpatici (“Tavoletta del cesso fredda ti odio”) a quelli più politici (“Capezzone ti odio” o “Barbareschi ti odio”) passando per la musica (“Laura Pausini ti odio” e “Vasco ti odio”) ad alcuni poco comprensibili (“Reggiseno ti odio”, “Flemma primaverile ti odio” o “Cugino che comandi ti odio”). L’ulitma, la numero 106 è dedicata all’allergia ai pollini.

Come di rigore online anche l’introduzione ai nuovi arrivati che recita «VIODIO è un progetto nato da un bisogno di una valvola di sfogo per tutte le rabbie represse che ci troviamo ad affrontare ogni giorno. Intende dare la possibilità di gridare quello che vi sta sulle balle, che vi fa incazzare. Non è uno strumento per l’istigazione all’odio, ma è piuttosto un processo catartico per riportare un po’ più di pace in voi stessi».


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