Famiglia

Felice di aver fatto un salto nel blu

Maria Pia Bagnato, sei anni fa, ha scelto di cambiare e di fondare una cooperativa sociale. Oggi dice che valeva davvero al pena rischiare

di Luca Fiore

Maria Pia Bagnato: una laurea in psicologia clinica in tasca e la passione per il sociale nel cuore. «Sei anni fa», racconta, «lavoravo in una società attiva nell?ambito delle telecomunicazioni e di Internet che mi garantiva una buona posizione professionale una busta paga di tutto rispetto». Ma c?era qualcosa che non le andava, forse la tecnologia non valorizzava abbastanza i suoi studi di psicologia o forse non le bastava dedicarsi al sociale solo nel tempo libero. «È stato questo e molto altro», continua Maria Pia, «a spingermi a fare il passo. Da una parte una realtà sicura e ben organizzata che garantiva certezza economica, dall?altra una strada incerta e piena di difficoltà». Matta? Forse no. Insieme con dieci amici crea la cooperativa sociale Oltre il Blu (www.oltreilblu.org) che negli anni ha creato a Modena una serie di servizi che vanno dal trasporto dei disabili all?assistenza agli anziani, dalla formazione dei volontari all?assistenza psicologica individuale. «Partendo da un?esperienza di volontariato, che non abbiamo mai abbandonato e nella quale crediamo ancora fortemente», spiega ancora, «abbiamo creato un?opportunità per realizzare nuovi progetti, integrando le risorse dell?impresa sociale e del volontariato con le istituzioni locali»; in una parola welfare mix. Oltre il Blu oggi esprime sul territorio modenese una testimonianza significativa con alcuni importanti progetti tra cui l?Agenzia unica per il trasporto disabili Colibrì che ogni giorno accompagna più di 100 disabili al lavoro o presso i centri di cura. La cooperativa collabora inoltre con la Pubblica assistenza Croce blu di Modena per i progetti rivolti agli anziani, partecipando all?esperienza dei Centri territoriali per la terza età. L?ultimo progetto invece è La Civetta-Blu parking che consente l?inserimento di persone svantaggiate in un programma di formazione e di inserimento al lavoro e consiste nella gestione di un?area comunale destinata a parcheggio custodito. E dopo tutto questo tempo, che bilancio fa? «Se non ne valesse la pena non sarei qui a raccontarlo e a raccomandarlo», sorride Maria Pia. «C?è una soddisfazione a livello emotivo che vale la fatica spesa e il sacrificio economico».


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