Non profit

Federutility: positiva la nascita di AcquaLiberaTutti

Mauro D’Ascenzi, vicepresidente dell’associazione che raccoglie il 95% delle aziende di gestione, si è detto positivo sulla nascita dell’iniziativa

di Lorenzo Alvaro

Il vicepresidente di Federutility (la federazione che associa il 95% delle aziende di gestione dell’acqua), Mauro D’Ascenzi, giudica “positivamente” la nascita di AcquaLiberaTutti, l’iniziativa presentata in conferenza stampa alla Camera dei Deputati che «in modo bipartisan cerca di affrontare la questione dell’acqua non soltanto tramite facili slogan».

«Come si può non essere d’accordo», spiega D’Ascenzi, «con chi combatte l’ipotesi di privatizzazione dell’acqua? È proprio questo che ha reso rapida la raccolta di firme per i referendum. Non ci si ricorda però che i quesiti referendari sull’acqua sono tre e sono come un cocktail sbagliato: una parte è buona, quella contro la privatizzazione, e due parti sono cattive, perchè impediscono investimenti e gestione industriale».

Ecco perchè, aggiunge il vicepresidente, «è da accogliere con favore qualsiasi iniziativa, come AcquaLiberaTutti che inmodo bipartisan cerca di affrontare la questione dell’acqua non soltanto tramite facili slogan». D’Ascenzi ricorda inoltre come in Italia siano necessari 60 miliardi di investimenti per intervenire sulle perdite degli acquedotti e per evitare che l’Ue avvii le sanzioni per il ritardo nei depuratori e nelle fognature.

«Per come sono proposti, i referendum», aggiunge D’Ascenzi, «portano in seno una contraddizione. Da un lato si dice giustamente che l’acqua è un bene essenziale e che deve essere garantita a tutti. Dall’altro, con gli altri due referendum, si impedisce la gestione industriale e si ostacolano gli  investimenti. In pratica si rende impossibile garantire a tutti i cittadini un servizio efficiente».

Come risolvere questa contraddizione? Federutility propone interventi legislativi radicali, che consentano il controllo pubblico della risorsa, la pianificazione del servizio e degli investimenti almeno per i prossimi 20 anni, la creazione di un’authority indipendente ed autonoma che regoli e vigili su tutti questi aspetti e sulle diverse competenze


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA