Famiglia
Federconsumatori preoccupata aumento tariffe Rc auto
Secondo un'elaborazione effettuata dalla Federazione saranno soprattutto le tariffe più basse ad aumentare con punte del 101% a Palermo, del 75% a Milano e del 70% a Roma
di Paolo Manzo
Federconsumatori esprime preoccupazione per gli aumenti delle tariffe Rc auto che si prospettano per il prossimo anno. Proprio per questo motivo la Federazione chiede all’Isvap e al governo di intervenire “immediatamente per porre fine a questa situazione”, proponendo che sia esteso alle compagnie assicuratrici “l’invito rivolto dal ministro Tremonti alle Ferrovie per la sospensione degli aumenti in un primo tempo previsti per il primo gennaio 2002” e che “si arrivi ad una riduzione delle tariffe Rc auto attraverso una riforma del settore”.
In una nota si sottolinea che, in base ai dati forniti dalle compagnie assicurative, gli aumenti saranno compresi tra il 38% e il 4% circa a seconda del profilo dell’utente e della città di residenza.
“L’aumento, afferma la Federconsumatori, non sarà però omogeneo fra le diverse città e fra i diversi profili d’utente”. Secondo un’elaborazione effettuata dalla Federazione saranno soprattutto le tariffe più basse ad aumentare con punte del 101% (a Palermo per un diciottenne che si assicura per la prima volta), del 75% a Milano e del 70% a Roma.
Secondo la Federconsumatori, questi dati dimostrano che: “le tariffe Rc auto tendono a convergere verso valori elevati mostrando quindi che non si è innescata una vera concorrenza fra le compagnie per ridurre le tariffe Rc auto”.
E, in secondo luogo, che “i pochi casi in cui le tariffe diminuiscono o rimangono ferme sono quelle che hanno raggiunto valori esagerati e che avrebbero potuto attirare l’attenzione dell’Isvap con l’accusa d’elusione dell’obbligo di assicurare”.
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.