Non profit

Federazione di appoggio umano

Nei progetti come “Friends of India” è proprio l’umanità la risorsa fondamentale

di Antonietta Nembri

Fiau – Federazione internazionale di appoggio umano
via Primaticcio 154 – 20147 Milano
tel. e fax 02.41549643 – info@fiau.org www.fiau.org
Fondata nel 2001
Presidente: Silvio Bruschi

Evitare la dipendenza dagli aiuti. «Non siamo per un aiuto di tipo pietistico», sottolinea Silvio Bruschi, presidente della Fiau-Federazione internazionale di appoggio umano presentando la campagna ?Friends of India?. Iniziativa che punta a realizzare progetti di sviluppo e a migliorare le condizioni di vita della popolazione del Tamil Nadu e di altre regioni dell?India meridionale. «Le nostre attività partono molto lentamente», continua Silvio Bruschi, «aiutiamo gruppi e associazioni già esistenti sul luogo e che hanno intenzione di lavorare sui progetti, o ne favoriamo la nascita. Ci sono già migliaia di persone che collaborano con noi, anche se non sono tantissime perché, per esempio, la sola regione del Tamil Nadu conta 60 milioni di persone».
Quello della Fiau è un metodo particolare di intendere la cooperazione: nata nel 1997 in Spagna per coordinare alcune associazioni operanti nei Paesi in via di sviluppo, ispirandosi ai principi del movimento umanista, nel corso degli anni è cresciuta ed è presente in 21 Paesi con una settantina di associazioni federate. Si tratta di realtà presente nei Paesi economicamente sviluppati che si occupano di raccolta fondi e di coordinamento degli interventi e di altre sorte nei Paesi meno sviluppati. Attualmente sono in atto progetti in Benin, Burkina Faso, Camerun, Costa d?Avorio, India, Mali, Senegal, Togo e Zambia. In Italia la Fiau si è costituita in modo formale nel 2001 e oggi può contare su una decina di associazioni federate.
Proprio in queste settimane è partita la campagna ?Friends of India?. «Nei nostri gruppi auto organizzati di volontari indiani, i progetti di utilità sociale (realizzazione di pozzi di acqua potabile, microcredito per attività economiche, centri comunitari, scuola serale per ragazzi drop out, campi medici gratuiti itineranti e milk factory) sono elaborati coinvolgendo la popolazione locale che», spiega Bruschi, «si fa carico dell?implementazione pratica delle attività. Il nostro apporto si limita a contribuire con aiuti materiali solo quando l?attività è già in moto».

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.