Leggi

Fecondazione: primo sì Parlamento a eterologa

Ma solo in casi eccezionali

di Gabriella Meroni

Si’ alla fecondazione artificiale eterologa, a patto che sia prevista in casi di ”particolare eccezionalita”’ regolati da ”una disciplina rigorosa”. E’ la posizione assunta dalla commissione Giustizia della Camera, che ha espresso parere favorevole sulla legge che dalla prossima settimana sara’ in votazione in Aula, pur fissando una serie di paletti riguardo alcune questioni che gia’ nelle settimane scorse sono state al centro di roventi polemiche, vale a dire il diritto a nascere del concepito, le sanzioni e i soggetti che possono usufruire delle tecniche di procreazione medicalmente assistita. Fra le novita’ che secondo la commissione Giustizia andrebbero inserite nel testo base in discussione, l’eliminazione appunto del divieto di fecondazione eterologa, che andrebbe ammessa ”prevedendo piuttosto una disciplina rigorosa e puntuale che regolamenti l’accesso a tale tecnica riservandola a casi di particolare eccezionalita”’. Viene poi approfondito il tema della tutela del concepito e del suo diritto a nascere, che ”pone un problema di coordinamento oltre che con la legge sull’interruzione volontaria della gravidanza, anche e specialmente con i principi che, sulla base delle norme vigenti, fanno derivare dalla nascita l’acquisto della capacita’ giuridica”. Di qui l’invito a chiarire ”in maniera puntuale che il diritto a nascere del concepito, nel rispetto dei principi fondamentali dell’ordinamento e della normativa vigente, ha riferimento esclusivo all’uso delle tecniche di procreazione medicalmente assistita e non implica l’insorgere di posizioni soggettive giuridicamente rilevanti”.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA