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FECONDAZIONE. La “sospensione esistenziale” delle coppie non fertili
Presentata oggi a Roma una ricerca realizzata dal Censis per la Fondazione Cesare Serono
di Redazione
Infertilità o concepimento tanto difficile da diventare quasi una chimera. Per una coppia italiana su cinque i problemi di procreazione sono una realtà e per il 44% diventano un vero e proprio chiodo fisso, un pensiero costante che non si riesce a eliminare dalla mente. È quanto rileva un’indagine realizzata dal Censis per la Fondazione Cesare Serono, su un campione di 606 coppie in cura presso un centro di fecondazione assistita.
Dalla ricerca, presentata oggi a Roma, emerge che le coppie con problemi di fertilità soffrono di una vera e propria “sospensione esistenziale” legata alla genitorialità mancata: il trascorrere del tempo senza riuscire a ottenere una gravidanza rappresenta la causa principale di disagio per l’87% del campione. Poco meno della metà, invece, soffre per il sentimento di diversità legato alla condizione di infertilità. In gran parte, però, le coppie si dicono fiduciose (70%) di riuscire prima o poi ad avere il figlio tanto desiderato. Se la terapia alla quale si stanno sottoponendo non dovesse avere successo ora ci riproveranno (65%), e il 5% ha già deciso che lo farà all’estero.
Fra i problemi emerge quello della solitudine: una coppia su dieci non ha confidato a nessuno nè l’esistenza del problema nè di essere in cura. Il 20% non trova comprensione da amici e parenti; quasi il 30% lamenta un peggioramento della qualità della vita sessuale. Ma sette coppie su dieci indicano invece che questa
esperienza ha consolidato il rapporto.
Infine, il cruccio del lavoro: il 56% degli intervistati ha espresso la difficoltà di conciliare le esigenze della terapia con i tempi lavorativi, sommando così ai
disagi emotivi e pratici anche una problematica professionale.
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