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Fecondazione: da martedì in discussione alla Camera
In questione la definizione di embrione. Il Movimento per la Vita raccoglie l'adesione di 300 intellettuali e 500 mila cittadini
di Redazione
Battaglia sull’embrione alla Camera da martedì, quando riprenderà l’esame da parte dell’aula della legge sulla procreazione medicalmente assistita. Una battaglia che si confermerà trasversale, perche’ su un argomento come la fecondazione artificiale ”e’ impossibile ragionare per schieramenti politici”, commenta la relatrice di maggioranza Dorina Bianchi dell’Udc. Da martedi’, centrodestra e centrosinistra, ma anche cattolici e laici di ogni formazione politica si confronteranno sul testo che riunisce le 16 proposte di legge presentate con l’obiettivo di regolamentare per legge un settore che fino ad ora e’ stato regolato solo con atti amministrativi, come le circolari del ministero della Sanita’ dal 1985 al 2001. In vista dell’appuntamento di martedi’ si sono svolte riunioni informali del comitato dei 9 in commissione Affari sociali della Camera sugli articoli del testo che piu’ di altri saranno oggetto di scontro in aula, come quelli che riguardano i diritti del nascituro, le sanzioni per i medici che violeranno le norme di legge (non sono punibili l’uomo o la donna che si sottopongono alle tecniche di procreazione assistita), i requisiti per accedere alle tecniche di procreazione medicalmente assistita. La prima delle novita’, frutto delle riunioni informali, e’ la rimodulazione delle sanzioni a seconda della gravita’ delle violazioni commesse. Tra i reati piu’ gravi, la fecondazione eterologa (con gameti estranei alla coppia), punibile con il carcere fino a 6 anni e una multa, ancora da definire. L’avvio dell’esame del testo unificato era stato accompagnato da forti polemiche anche sui diritti del nascituro (secondo comma del primo articolo). Si tornera’ alla formulazione originaria che prevede la tutela dei diritti ”di tutti i soggetti coinvolti, ed in particolare del concepito”. Una marcia indietro che si e’ resa necessaria dopo i rilievi di incostituzionalita’ mossi al principio del ”diritto a nascere del concepito”, una formula che aveva scatenato polemiche a non finire, anche da settori, pur se limitati, della stessa maggioranza e accuse, queste soprattutto dall’opposizione, di voler discriminare tra diritti della donna e diritti del nascituro e mettere fuori gioco, di fatto, la legge 194 sull’aborto. Il ritorno alla formula originaria, dice Bianchi, garantirà la norma dai rilievi di incostituzionalita’. E’ facile prevedere che sara’ scontro, anche all’interno della maggioranza, sull’articolo 5, quello che stabilisce quali siano i requisiti soggettivi per accedere alle tecniche di procreazione medicalmente assistita: ”coppie di maggiorenni di sesso diverso, coniugate o conviventi, in età potenzialmente fertile, entrambi viventi”. La Lega, ad esempio, ha già presentato un emendamento per escludere dalla lista le coppie conviventi; cosi’ come Rifondazione comunista ha presentato emendamenti che includono nell’elenco le coppie omosessuali. ”Alla fine -commenta Bianchi- credo che le coppie conviventi rientreranno nelle tipologie previste perche’ la maggior parte della Cdl e’ d’accordo. Non credo, invece, che avrà possibilità la proposta di Rifondazione”.
Intanto la petizione popolare del Movimento per la Vita ha raccolto 561.250 firme di cittadini italiani, (tra l?altro per la maggior parte donne), che hanno sottoscritto la petizione popolare promossa dal Movimento per la vita italiano riguardante il riconoscimento della capacità giuridica dal concepimento che sono state depositate Il 26 al Parlamento.
Da una recente indagine del Censis emerge che ben il 67,3% dei cittadini italiani si dichiara contrario all?utilizzo di embrioni per qualsiasi motivo e tale percentuale è cresciuta rispetto all?anno scorso del 14%.
In soli 15 giorni il Movimento per la vita ha raccolto le adesioni di oltre 300 tra rettori universitari, presidi di facoltà, ordinari e docenti ai massimi livelli nel campo della medicina e del diritto che hanno sottoscritto un documento in cui si dichiara che l?embrione, sin dal concepimento è un individuo umano e dunque titolare del diritto alla vita.
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