Via al voto su articoli ed emendamenti, alla Camera, sulla legge che regolamenta la procreazione medicalmente assistita. Come e’ stato evidente fin dalla discussione generale sul provvedimento, che si e’ svolta a marzo, sono emersi schieramenti trasversali che vedono posizioni comuni dei cattolici del centrodestra e del centrosinistra, rispetto ad una visione piu’ laica della questione. Gia’ dall’art. 1, in cui si sanciscono i diritti ”di tutti i soggetti coinvolti, ed in particolare del concepito”, e’ battaglia: a favore della tutela dei diritti del bambino si e’ espresso, a nome di Forza Italia, Angelino Alfano, e con lui, dall’altra parte dello schieramento, Gerardo Bianco per la Margherita. Dubbi e contrarieta’a, invece, ha espresso, a nome del Nuovo Psi, Bobo Craxi, che pure fa parte del centrodestra. Alfano ha annunciato che il gruppo di Forza Italia lascera’ liberta’ di coscienza nel voto ai propri esponenti, mentre Bianco si e’ espresso contro l’ipotesi di fecondazione eterologa (con l’utilizzo di gamedi estranei alla coppia), seguendo l’orientamento che e’ prevalente nel centrodestra. ”Una legge -ha detto tra l’altro Bianco- non puo’ fondarsi sul principio della irresponsabilita”’. Craxi ha invece criticato quella che definisce una ”logica proibizionista” che a suo giudizio caratterizza il provvedimento, e che porterebbe tra l’altro al ”turismo procreativo”. ”Lo Stato -ha aggiunto Craxi- non puo’ predisporre limiti alla felicita’ e questa legge non tiene conto della pluralita’ di opinioni espresse in Commissione durante l’esame di questa legge”.
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